Alla conquista di Parigi
I fitti legami tra gli artisti meridionali e la capitale francese

La mostra «Da De Nittis a Gemito. I napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo» allestita alle Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano dal 6 dicembre all’8 aprile e curata da Fernando Mazzocca e da chi scrive, ricostruisce la fitta trama di relazioni e di interessi intercorsi tra gli artisti meridionali e Parigi, prendendo in esame un panorama articolato di presenze napoletane, dal 1855 fino alla fine del secolo, segnate da una nuova consapevolezza delle richieste del mercato internazionale.
Il primo a trasferirsi nella capitale dal 1845 fu Giuseppe Palizzi, entrando in contatto diretto con la scuola di Barbizon («Autoritratto nella foresta di Fontainebleau»), ma molti altri sentono la necessità di un viaggio d’istruzione, richiamati dall’attrazione delle grandi manifestazioni delle Esposizioni Universali di Parigi tenute nel 1855, nel 1867 e nel 1878, che offrirono un contributo
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