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Alla borghesia illuminata piace il teatro popolare

Giusi Diana

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Palermo Card: sconti, mostre e collezioni nella Galleria d’Arte Moderna, nel Museo Internazionale delle Marionette e in Palazzo Branciforte

Istituita dall’Assessorato alla cultura del Comune, la Palermo Card è un biglietto unico che consente di visitare la Galleria d’Arte Moderna e due musei privati, il Museo Internazionale delle Marionette e Palazzo Branciforte. Acquistabile presso le biglietterie dei tre musei al costo di 13 euro, vale un anno dalla data di attivazione e consente una riduzione del 10% in bookshop, caffetterie-ristoranti e servizi didattici di Gam e Palazzo Branciforte e sui corsi di cucina del Gambero Rosso-Città del Gusto.

La Galleria d’Arte Moderna «Empedocle Restivo», tra i musei più amati della città, è diretta da Antonella Purpura ed è stata fondata nel Ridotto del Teatro Politeama all’inizio del secolo scorso. Nelle sue collezioni riflette lo spirito della Belle Epoque, un momento di grande fermento culturale e imprenditoriale caratterizzato in città dalla presenza di una borghesia colta e illuminata. Con un rinnovato ordinamento scientifico e una suddivisione in quattordici sezioni tematiche, le oltre duecento opere della sua collezione hanno trovato nel 2006 una perfetta collocazione museale nel recuperato complesso monumentale di Sant’Anna alla Misericordia, che riunisce il quattrocentesco Palazzo Bonet e il contiguo convento francescano per un totale di 1.300 metri quadrati di aree espositive.

I tre piani di allestimento permanente ospitano dipinti e sculture realizzati tra Ottocento e Novecento da Antonino Leto, Francesco Lojacono, Michele Catti, Ettore De Maria Bergler, Giovanni Boldini, Franz von Stuck, autori del Novecento come Massimo Campigli, Felice Casorati, Mario Sironi, Renato Guttuso e il Gruppo dei Quattro, solo per citarne alcuni. Intorno al grande chiostro colonnato dell’ex convento si articolano gli spazi al piano terra dedicati alle mostre temporanee, che comprendono il ciclo sull’arte contemporanea «Sicilia Under 40», ma negli ultimi anni la Gam si è caratterizzata soprattutto per la vocazione sociale con «Gam Bene Comune», un progetto di cittadinanza attiva che riunisce in un comitato civico importanti realtà del terzo settore, per favorire l’inclusione, in particolare, delle persone con disabilità. Tra le attività didattiche ideate e condotte dal comitato insieme a Civita Sicilia sono da segnalare le visite guidate per non udenti (nella lingua italiana dei segni) e i progetti sperimentali per malati di Alzheimer, autistici e soggetti con disagi psichici.

La Sicilia è una terra ricca di tradizioni, dove accanto al teatro ufficiale si è sviluppato un teatro popolare in cui le gesta dei paladini di Francia sono rievocate inscenando fragorosi combattimenti con marionette dalle armature metalliche e dalle lucide spade. Ottanta centimetri di altezza, ginocchia articolate, manovrati dai lati del palcoscenico: ecco alcune delle principali caratteristiche dei pupi palermitani, le famose marionette dell’Opera dei pupi nata nell’800 e dichiarata dall’Unesco nel 2001 Capolavoro del patrimonio immateriale e orale dell’Umanità. All’Opera dei pupi è dedicato il Museo Internazionale delle Marionette «Antonio Pasqualino», diretto da Rosario Perricone. Su tre livelli dell’ex Hôtel de France sono esposti 4.000 tra marionette, pupi (di tipo palermitano, catanese e napoletano), burattini, ombre, attrezzi scenici e cartelloni provenienti dalla Sicilia e da tutto il mondo, dal teatro di figura giapponese, birmano, cinese, tailandese, vietnamita, indonesiano e cambogiano, tra l’altro. La collezione include anche opere d’arte contemporanea realizzate per tre spettacoli prodotti dal museo, si tratta delle scenografie di Renato Guttuso, delle marionette e macchine sceniche di Tadeusz Kantor e dei pupazzi e delle marionette da tavolo di Enrico Baj. Il museo, inoltre, organizza il Festival di Morgana, che nel 2016 giunge alla 41ma edizione.

Altro luogo singolare è l’ex Monte dei Pegni di Santa Rosalia, un tempo destinato alla raccolta di corredi e vestiti. Con le scaffalature lignee a tutta altezza, le scale e i camminamenti, ricorda un’architettura piranesiana, da poco ospita la collezione di Giacomo Cuticchio: 109 pupi siciliani, apparati di scena, pianini a cilindro e cartelloni che rischiavano di finire all’estero ma che la Fondazione Sicilia ha acquistato e reso fruibili. L’ex Monte dei Pegni si trova all’interno del complesso monumentale cinquecentesco di Palazzo Branciforte, che dopo un attento restauro di Gae Aulenti ha aperto al pubblico nel 2012 con 5.650 metri quadratidestinati a una delle più importanti collezioni private della Sicilia: quella della Fondazione Sicilia (ex Banco di Sicilia), distribuita tra Palazzo Branciforte di via Bara all’Olivella e Villa Zito in via della Libertà.

Nel primo è stata trasferita la raccolta archeologica, allestita nella Cavallerizza. Singolare la scelta di esporre tutti i materiali, anche quelli minori, frammentati e non ancora restaurati, in tutto 4.751 reperti, in gran parte ceramiche di età arcaica, classica ed ellenistica, disposti nelle teche centrali e in un’insolita vetrina lunga 440 metri. Tra i pezzi in mostra figurano i corredi funerari provenienti dagli scavi di Selinunte, Terravecchia di Cuti, Himera e Solunto, finanziati negli anni ’60 dal Banco di Sicilia. Il piano superiore ospita invece le collezioni numismatiche, filateliche e la sezione dedicata alla scultura dell’800 e ’900, mentre la collezione di maiolichesi trova nelle sale del Ristorante Branciforte. In un’ala del piano terra ha sede la Città del Gusto di Palermo: la scuola di cucina del Gambero Rosso. Fino al 19 giugno inPalazzo Branciforte prosegue la mostra «Jean-Pierre Houël, un francese in Sicilia», con 25 acquetinte della seconda metà del ’700 e i quattro volumi del Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari con le splendide illustrazioni che ci riportano all’esperienza dei viaggiatori del Grand Tour, per i quali la Sicilia era una delle tappe più lontane ed esotiche.

Giusi Diana, 02 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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