All’esame di un vetting di storici dell’arte

Gli espositori che partecipano alla 35ma edizione di Modenantiquaria passano attraverso il vaglio della commissione

Lo stand di Altomani & Sons alla 34ma edizione di Modenantiquaria
Stefano Luppi |  | Modena

Si svolge dal 5 al 13 febbraio nei padiglioni fieristici modenesi insieme allo storico salone di arredi da giardino storici e contemporanei «Petra», l’edizione 35 di Modenantiquaria, la manifestazione internazionale di alto antiquariato, organizzata da ModenaFiere su responsabilità di Francesca Moratti. L’evento fieristico realizzato con la collaborazione degli Antiquari Modenesi.

«Siamo pronti ad accogliervi e proiettarvi nel mondo dell’antiquariato di alta qualità, spiega il direttore generale di ModenaFiere Marco Momoli, attraverso gli stand di antiquari italiani e internazionali. Modenantiquaria è una “scena” dove cultura, passione e affari si muovono bene insieme: un palcoscenico dove il bello è protagonista. Gli espositori sono selezionatissimi, attraverso un vetting di storici dell’arte accreditati a livello internazionale che esaminano tutti gli oggetti esposti prima dell’apertura».

Su «Petra» Moratti, responsabile di entrambi gli eventi, anticipa che sarà «completamente rinnovata, con stand dislocati su 2.800 metri quadrati allestiti con zone verdi e un nuovo spazio tematico dedicato alla scultura dal XIII al XX secolo».

Importante novità la rassegna «Sculptura. Capolavori italiani dal XIII al XX secolo», con numerose opere scultoree scelte dagli storici dell’arte Fernando Mazzocca, Aldo Galli e Andrea Bacchi. Da segnalare anche il concorso «I giardini di pietra», firmato da Biohabitat e Aiapp, composto da 15 giardini selezionati in cui l’opera d’arte sarà un tutt’uno con la natura.

Termina Pietro Cantore, presidente degli antiquari di Modena e tesoriere dell’associazione Antiquari d’Italia: «Sia la città sia la mostra sapranno accogliere il pubblico in modo esemplare. Le vendite e la voglia di comperare antico non si sono mai fermate nemmeno in questo periodo di forte incertezza, dove i valori veri dell’arte antica danno sicurezza ad appassionati e investitori».

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