Alinka Echeverría vince la sesta edizione del Mast

Il premio ha invitato giovani autori da tutto il mondo a confrontarsi con le tematiche dell’industria e del lavoro

Alinka Echeverría, «Ada» (particolare)
Monica Poggi |  | Bologna

Annunciata la vincitrice della sesta edizione del Mast Photography Grant on Industry and Work: è l’artista messicano-britannica Alinka Echeverría con «Apparent Feminity». Il premio invita giovani autori da tutto il mondo a confrontarsi con le tematiche dell’industria e del lavoro, e culmina nella mostra che, fino al 3 gennaio, presenta i cinque finalisti: Chloe Dewe Mathews, Maxime Guyon, Aapo Huhta, Pablo López Luz e la già citata vincitrice.

Autori i cui «sguardi innovativi e inediti ci costringono a scontrarci con incongruenze, fratture, fenomeni e forse perfino abissi che finora avevamo trascurato o cercato di non vedere», spiega Urs Stahel. La Echeverría lo fa volgendo lo sguardo al passato, anche grazie ai materiali custoditi presso gli archivi di collezioni private, della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, oltre che dalla Collezione Mast stessa.

L’opera da lei presentata si compone di tre parti ispirate a figure femminili spesso dimenticate dal racconto ufficiale sulla nascita dall’industria del cinema e della programmazione informatica: «Grace», un’imponente tenda Led da cui si scorge la fotografia di Berenice Abbot di un’anonima programmatrice al lavoro, dedicata a Grace Hopper, il cui operato è stato pioneristico per la nascita del computer; «Hélène», installazione di negativi su lastre di vetro, dove le mani di esperte montatrici rivelano quanto fosse impiegata la manodopera femminile all’interno della prima industria cinematografica; e «Ada», mosaico di immagini fotografiche ispirate ad Ada Lovelace, matematica da molti considerata la prima programmatrice della storia.

Fino al 3 gennaio presso Fondazione Mast è possibile visitare anche «Inventions», curata da Luce Lebart con la collaborazione di Urs Stahel, che presenta alcune delle più geniali (talvolta piuttosto grottesche) invenzioni raccontate dalle immagini fotografiche dell’Archive of Modern Conflict di Londra e degli Archives nationales francesi, commissionate dal Governo francese per incentivare e valorizzare la ricerca scientifica e industriale nel Paese.

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