Alemani: «Chi cura diventa complice»

Anna Costantini |  | New York

Cecilia Alemani tra spazi indipendenti e i 7 milioni di visitatori sulla High Line. Incaricata del Padiglione Italia della prossima Biennale, cerca incontri inaspettati tra artista e spettatore in cui il curatore è parte attiva

Cecilia Alemani, 39 anni, laurea alla Statale di Milano e master in Curatorial Studies al Bard College negli Stati Uniti, a capo delle iniziative artistiche della High Line, il parco realizzato sulla ferrovia sopraelevata in disuso nel West Side di New York, città dove vive ormai da anni, è stata nominata dal ministro Franceschini curatrice del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte di Venezia 2017. 

La sua è una formazione cosmopolita: una tesi in Estetica su Georges Bataille, poi un corso di arte contemporanea alla Tate Modern di Londra, infine il master negli Usa. Che cosa l’ha spinta subito fuori dall’Italia? Di che cosa c’è bisogno oggi per lavorare nel contemporaneo?

Volevo
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