Alata e smembrata

Giusi Diana |

La Polizia l’ha ritrovata lo scorso 22 maggio fatta a pezzi nel quartiere Danisinni. Si tratta di una statua in bronzo, datata 1922 e firmata da Antonio Ugo (Palermo, 1870-1950). Diverse le occasioni di raccolta fondi per finanziarne il restauro, che sarà a cura della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo e che non è ancora iniziato: dall’asta dello scorso maggio (4mila euro ricavati dalla vendita delle fotografie di Franco Sersale) ai fondi raccolti nelle ultime due edizioni della «Settimana delle Culture» (dal 3 al 9 novembre). L’obiettivo è porre fine a una storia rocambolesca. Il monumento ai propri dipendenti caduti nella prima guerra mondiale, di cui la statua fa parte, era stato commissionato dal Banco di Sicilia e collocato nel Palazzo delle Finanze, allora sede dell’istituto.
La Vittoria alata colta nell’atto di rinfoderare la spada, alta due metri, deve avere fatto gola ai criminali che,
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