Al trentenne Carré d’Art una melodia multidisciplinare
Un nuovo percorso eclettico esplora la diversità dei supporti espressivi nella scena artistica contemporanea. In calendario anche una personale di Syms e un focus sui libri d’artista

Trent’anni fa, il 9 maggio 1993, aprì le porte il Carré d’Art, il museo d’arte contemporanea di Nîmes, la cui realizzazione si deve all’architetto britannico Norman Foster (che nella regione ha progettato anche il Narbo Via di Narbona): un edificio moderno di vetro, cemento e acciaio, che fa eco alla vicina Maison Carré, tempio romano del I secolo a.C. candidato a Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il museo, nato sul modello del Centre Pompidou parigino, riunisce una collezione di circa 600 opere dagli anni Sessanta a oggi, con artisti francesi dal Nouveau réalisme alla Figuration libre, passando per il movimento Support Surfaces, esponenti dell’Arte povera italiana da Alighiero Boetti a Giuseppe Penone, e figure maggiori delle scene artistiche statunitense e tedesca, come Allan Kaprow e Thomas Schütte.
Per l’anniversario, l’allestimento permanente è stato ripensato. In un nuovo percorso eclettico e multidisciplinare, fino al 17 settembre la mostra «La melodia delle cose» esplora la diversità dei supporti espressivi, dal collage all’installazione, dal video alla performance, e rende conto dell’effervescenza della scena artistica contemporanea. Il museo ha anche invitato tre artisti a posare il loro sguardo sulla collezione: Tarik Kiswanson, artista svedese di origini giordano-palestinesi che lavora sul tema della memoria, il libanese Walid Raad, che propone un’installazione ispirata alla storia del museo, e la fotografa francese Suzanne Lafont.
Nelle stesse date il Carré d’Art propone anche una monografica di Martine Syms, artista statunitense che si interessa alla rappresentazione del corpo nero nella cultura visiva contemporanea, mescolando video, performance e installazione. Per Nîmes presenta «Ugly Plymouths», un film girato a Los Angeles. Fino al 30 giugno il Centro di documentazione del museo propone «Libri d’artisti» con opere di Annette Messager, Niki de Saint Phalle, Michel Alberola, Etel Adnan e Christian Boltanski.
Il programma anniversario del Carré d’Art si estende al di là delle sue pareti. Il museo ha collaborato con la mostra «Martial Raysse» del Musée des Beaux-Arts di Nîmes, prestando alcune sue opere dell’artista, tra cui «Le Tunnel» (1964), un dipinto su tela e neon appena restaurato. Il museo presta inoltre una selezione di opere tessili della sua collezione per la mostra «Da Nîmes al Nilo» al Musée du Vieux Nîmes fino al 19 novembre.