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Accademici poliedrici

Silvano Manganaro

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Un percorso multimediale, dalle arti visive alla musica, mette in movimento l’American Academy

L’American Academy di Roma, con l’annuale mostra dedicata ai suoi borsisti, conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, il suo ruolo di catalizzatore culturale all’interno del panorama capitolino. L’appuntamento del 2016 (dal 9 febbraio al 3 aprile) si presenta, infatti, come un multiforme e sfaccettato percorso corale, nel quale lo spettatore può avere una visione plastica dell’universo che ruota attorno alla prestigiosa sede dell’Accademia situata alle pendici del Gianicolo, un’istituzione fondata nel 1894 che è, a tutt’oggi, il principale centro culturale americano al di fuori degli Stati Uniti.

Sotto la regia di Ilaria Gianni (affiancata nella curatela da Saverio Verini), trentasei tra artisti, studiosi, ricercatori, compositori, musicisti, scrittori, danno vita a una mostra dal titolo «Across the Board: Parts of a Whole».

Nell’insieme la rassegna si presenta come un vero e proprio percorso itinerante e performativo che prende avvio dalla facciata dell’edificio con una serie di interventi proposti da «Public Fiction» (rivista e progetto curatoriale di base a Los Angeles) per proseguire nell’atrio, riconfigurato da un’installazione di Bryony Roberts.

Sono coinvolti, nelle intenzioni dei curatori, «luoghi diversi per un universo di racconti sulla marginalità, l’autenticità del linguaggio, la frammentazione, la traduzione, la trasformazione».

Nella galleria principale sono allestite opere di Mark Boulos, Jinn Bronwen Lee, Helena Hladilova, Emily Jacir, Senam Okudzeto, David Schutter, Maaike Schoorel e Namsal Siedlecki; e ancora nello scalone azioni di Christopher Cerrone e di Woody Pirtle. Infine nel criptoportico, trasformato in una sorta di studio, vengono raccolte e presentate al pubblico le fonti, i riferimenti e le informazioni frutto del lavoro dei borsisti in studi storico-artistici e architettonici.

Ultima chicca, «The Picture Club», una serie di riflessioni sul tema del ritratto (chieste ad artisti e autori di diversi campi e generazioni, per la maggior parte italiani) esposte nel caffè dell’Accademia accanto alla già presente galleria di ritratti delle personalità che, nel corso degli anni, hanno contribuito alla vita culturale di questa importante realtà.

Silvano Manganaro, 07 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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Accademici poliedrici | Silvano Manganaro

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