A Ravenna, quattrocento anni di ritratti

Stefano Luppi |

Ravenna. Arriva a Ravenna, al Pala de Andrè dal 28 agosto al 14 settembre, una rassegna, curata da Silvana Costa, che fa il punto su quattrocento anni di produzione di ritratti, uno dei soggetti preferiti dagli artisti di ogni tempo visto che, come documenta Plinio il Vecchio nel I secolo d.C., già nel mondo greco e romano, il ritratto riprodotto aveva caratteristiche e funzioni ben specifiche. In «Ritratti e volti dal passato» sono convocati 60 dipinti dalla seconda metà del XV secolo fino al XIX secolo con alcune opere di maggior pregio. La «Testa di Vecchio» di Cailot, raffinato pittore francese dell’Ottocento, denota un clima intimo nella barba canuta e negli occhi chiusi dell’uomo in età avanzata, mentre il ritratto di giovane dama è associabile ai modi di Vittore Ghislandi detto Fra Galgario. Lungo il percorso vi sono inoltre opere di Francesco Altamura (Foggia 1826 - Napoli 1897),
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