A New York Frieze è servita a domicilio

Gli oltre 60 espositori provengono da 27 Paesi e la qualità è alta

The Shed ad Hudson Yards. Cortesia di Frieze
Elisa Carollo |  | New York

Frieze torna a New York dal 17 al 21 maggio, con una art week che conferma la centralità della metropoli americana sulla scena contemporanea internazionale. L’edizione di quest’anno vede la partecipazione di oltre 60 gallerie provenienti da 27 Paesi. Oltre alle mega gallerie globali attese (Pace, Zwirner, Gagosian ecc.) e a interessanti realtà della scena locale, fra le new entry di quest’anno si segnalano: Neue Alte Brücke da Francoforte, Arcadia Missa, Emalin e Tiwani Contemporary da Londra e ancora spazi da disparate latitudini come Mitre Galeria, Derosia, Whistle e Silverlens, quest’ultima una delle gallerie principali delle Filippine che ha aperto a settembre una sede anche nella Grande Mela.

Interessante appare la sezione «Focus», dedicata alle gallerie di età inferiore ai 12 anni, ognuna delle quali promuove una personale. Qui spiccano le presentazioni delle enigmatiche sculture in legno dell’artista cinese Liao Wen (Capsule Shanghai) e le installazioni sulle ingiustizie razziali dell’americana June Clark (Daniel Faria Gallery). La fiera si svolge per il terzo anno consecutivo al The Shed, a pochi passi da Chelsea, ed è raggiungibile tramite il passaggio sopraelevato, popolato d’arte, della High Line.

Proprio qui, durante i giorni di fiera, inaugura la terza «High Line Plinth Commission» con «Old Tree», una scultura monumentale di Pamela Rosenkranz. A Chelsea si sposta anche la fiera parallela Nada (dal 18 al 21 maggio), alla sua nona edizione e con ben 88 giovani gallerie partecipanti. Da sempre caratterizzata da un focus sulla ricerca emergente, Nada è il posto giusto per acquisizioni a prezzi convenienti. L’art week è anticipata da Tefaf New York (dal 12 al 16) e dalla fiera Independent (dall’11 al 14).

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