A casa Wagner tra Opera, storia e memorie naziste

Alessandro Martini |

Si è riaperta il 26 luglio la villa Wahnfried, sede del Richard Wagner Museum, dopo 5 anni di restauri (2 di ritardo sul bicentenario della nascita nel 2013) e 20 milioni di euro di investimenti.

Qui Richard Wagner risiedette negli ultimi anni di vita, fino al 1883, concluse il «Crepuscolo degli Dei» e finì il «Parsifal». Dopo la ricostruzione successiva ai bombardamenti del 1945, fu la residenza di famiglia fino al 1966 prima di diventare museo. Ora Wahnfried, che espone i residui arredi originali, è affiancata dalla villa fatta edificare dal terzo figlio Siegfried, in cui è ora documentato il passato nazista della famiglia, e dal nuovo edificio trasparente, progettato da Volker Staab, in cui è esposta la storia degli allestimenti del Festival di Bayreuth, fin dalle origini nel 1876 su iniziativa dello stesso compositore, nella celebre Festspielhaus.

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