A Cartier-Bresson ho preferito la libertà
«Ho iniziato a fotografare per conoscere le persone com’erano», dice Nino Migliori. Così ha incontrato Morandi e Peggy Guggenheim ed è diventato un maestro del Neorealismo senza mai dimenticare la sperimentazione
Lo studio è in via Elio Bernardi a Santa Viola, quartiere popolare di Bologna, che negli ultimi tempi si sta trasformando in un polo culturale: a poche centinaia di metri si trovano infatti l’Opificio Golinelli e il Mast, due centri culturali che ridanno fiato al panorama espositivo cittadino. E proprio dal Mast parte la nostra conversazione con Nino Migliori, 90 anni da compiere il 29 settembre e una miriade di progetti ancora in corso: «Al Mast ho fatto una delle esperienze più esaltanti degli ultimi anni, ho approntato un laboratorio con i bambini che frequentano il nido lì, ho insegnato loro a usare tutte le tecniche off camera, abbiamo realizzato un’opera gigantesca. Ma la cosa più
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