A Bologna l'«Elektra» di Strauss, Hofmannsthal e Patrick Kinmonth

Clitemnestra in «Elektra». Foto © Rocco Casaluci 2015
Giovanni Pellinghelli del Monticello |

Bologna. Al Teatro Comunale, dal 15 al 22 novembre, va in scena «Elektra »di Richard Strauss con libretto di Hugo von Hofmannsthal, tratto dalla sua stessa tragedia omonima, nell’allestimento ideato da Patrick Kinmonth (1957).  Un’opera «difficile», intensa e straziata come questa (che nel 1909 al suo debutto all’Opera Reale di Dresda fu un insuccesso clamoroso e solo l’anno seguente, a Londra, venne acclamata) viene genialmente trasformata da Kinmonth in uno spettacolo in cui la violenza della trama si sublima nell’invenzione artistica di scene e costumi a cui si coordinano la regia di Guy Joosten e le luci di Manfred Voos.

La resa finale è un «tutto estetico» organico e consequenziale che avviluppa lo spettatore fra musica, voci, immagini, gesti, bagliori e colori. Kinmonth è pittore, architetto, scenografo, regista, designer e stilista di moda, interior decorator, editore d'arte,
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© Riproduzione riservata Scena per l'«Elektra». Foto © Rocco Casaluci 2015
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