A 35 anni Arco ha raggiunto la maturità

La fiera madrilena chiude l’edizione 2016 tra la soddisfazione generale. L’anno prossimo il Paese invitato sarà l’Argentina

Il re Filippo di Borbone e, sullo sfondo, la regina Letizia, all'inaugurazione di ArcoMadrid
Roberta Bosco |

Madrid. Carlos Urroz, il quarto direttore di ArcoMadrid dal 1982, anno di creazione della fiera d’arte contemporanea più importante della Spagna, è riuscito a superare gli anni più bui della crisi economica. L’edizione del 35º anniversario, che ha riunito 221 gallerie di 27 Paesi (solo il 29% spagnole), si è conclusa ieri con un unanime cum laude e circa 100mila visitatori dichiarati.

Secondo un’opinione generale Arco ha raggiunto la maturità e lo ha dimostrato con una fiera sobria, che ha bandito la provocazione, puntando su opere di alta qualità, ma friendly, opere che non richiedono la sala di un museo. Anche i prezzi sono stati più contenuti e la grande maggioranza delle proposte si è mantenuta sotto i sei zeri. La più cara, un nudo femminile di Antonio López, in vendita da Marlborough per due milioni di euro.

Per il 35º anniversario, Arco ha momentaneamente messo da parte la formula
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© Riproduzione riservata Uno stand di ArcoMadrid 2016 La performance di Emilio Rojas, Galería José de la Fuente
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