5,6 miliardi per il piano nazionale di ripresa
Le risorse verranno impegnate in primo luogo per riqualificare i siti di particolare interesse

Le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicate alla cultura ammontano a 5,6 miliardi di euro, come detto dal Ministro Franceschini in audizione alle Commissioni cultura di Camera e Senato. Esse verranno impegnate su vari livelli, in primo luogo attraverso un piano strategico per i grandi attrattori culturali con interventi per la riqualificazione di siti di particolare interesse, dal Porto Vecchio di Trieste all’Arsenale di Venezia, fino a comprendere lo stadio «Artemio Franchi» di Firenze e il tracciato dell’Appia antica.
Verrà attuata poi una piattaforma strategica per digitalizzare il patrimonio. Si investirà anche sull’accessibilità ai luoghi della cultura, su di un piano dei borghi con il rilancio del patrimonio storico rurale e il recupero di parchi, giardini e spazi pubblici dei centri minori e su un grande piano per la sicurezza antisismica. Allo studio la realizzazione di alcuni Recovery Art Hub nei siti delle centrali nucleari dismesse.
Tra le priorità vi è anche un piano per l’audiovisivo e il rilancio di Cinecittà, con l’ampliamento dell’area degli studi cinematografici e il rafforzamento del ruolo di questa importante realtà dell’industria creativa italiana. Per consentire la rapida realizzazione di tutti questi progetti, verranno utilizzate misure specifiche che non limitino la tutela del patrimonio, ma consentano di avere meccanismi più veloci che permettano di portare a termine le opere nei tempi previsti dall’utilizzo delle risorse europee.
Il Ministro ha annunciato il proseguimento dei ristori alle realtà del settore, concretizzato con il varo del decreto legge Sostegni da parte del Consiglio dei Ministri, con un ulteriore miliardo per la cultura.
