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300 collezioni egizie in UK

Francesco Tiradritti

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Una delle gemme architettoniche di Londra, il tardo-vittoriano Two Temple Place situato presso il Victoria Enbankment, ospita dal 30 gennaio al 24 aprile la mostra di antichità egizie «Oltre la bellezza: trasformare il corpo nell’antico Egitto»

L’evento ha carattere generale e sarebbe degno di poca attenzione se non fosse per il fatto che è il frutto di un lavoro volto alla valorizzazione delle oltre duecento collezioni di antichità egizie esistenti in Gran Bretagna e che testimoniano il grande interesse che questa terra ha sempre dimostrato per la civiltà faraonica. Il progetto e la mostra sono curati da Margaret Serpico, egittologa presso l’University College e il Petrie Museum di Londra, in collaborazione con Heba Abd El Gawad, dottoranda in archeologia egizia presso l’Università di Durham.

Saranno presentati al pubblico reperti conservati in sette musei: Drawn Bagshaw Museum Kirklees Council; Bexhill Museum; Bolton Museum; Ipswich Museum; Macclesfield Museums; Royal Pavilion & Museums (Brighton & Hove) e Touchstones Rochdale, ma quasi tutti provenienti dai medesimi scavi archeologici, effettuati a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. All’epoca era infatti consuetudine distribuire tra i finanziatori delle ricerche una parte dei reperti attribuiti dall’Egitto al loro scopritore.

Oltre a ricostituire i contesti di ritrovamento originali la mostra ripercorre le affascinanti e singolari vicende legate all’arrivo di questi oggetti in Gran Bretagna. La mostra è anche al centro di una singolare iniziativa di crowdfunding. Sul sito del Two Temple Place, che è anche sede della Onlus Bulldog Trust, è stata creata un’apposita pagina dove è possibile fare un’offerta finalizzata allo svolgimento della mostra.

Francesco Tiradritti, 13 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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