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16mila mosaici in rete

È attivo dal 22 giugno il portale web del progetto Tess nato 14 anni fa da un’idea originale («un lavoro matto e disperatissimo») del dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (Francesca Ghedini con Federica Rinaldi, Paolo Kirschner, Marco Tognon) poi sostenuto dal Mibact

Particolare del mosaico Giona ingoiato dal mostro marino nella Basilica di AquileiaSi tratta della pubblicazione online della schedatura, completa di informazioni scientifiche e materiale fornito da specialisti di decine di Università italiane, di 16mila pavimenti musivi presenti in tutta Italia tranne, per ora, le isole.

Il portale, un approccio globale che descrive le caratteristiche tecniche e decorative di ogni manufatto anche con le immagini, svolge un’opera di tutela e valorizzazione e fornisce agli esperti che operano nel settore della pavimentazione antica e a ogni persona interessata alla materia, le schede di catalogazione con più di 600 voci.

Tutte sono desunte dagli standard di catalogazione Iccd, riguardanti sia il contesto di provenienza del patrimonio musivo antico, domus, palazzo, villa, insula, impianto termale ecc., sia il pavimento in sé corredato da informazioni sulla conservazione e la relativa bibliografia.

Le 16mila pavimentazioni schedate non esauriscono la documentazione del patrimonio musivo antico: non tutte le Soprintendenze hanno infatti aperto i loro archivi. Mancano poi i pavimenti scoperti di recente. Il portale, realizzato con tecnologie avanzate, è stato finanziato anche da Arcus, ora Ales S.p.A. (http://tess.beniculturali.unipd.it).

Tina Lepri, 11 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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