«Panorama» arriva in Monferrato
Nei paesaggi Unesco del Piemonte la quarta edizione della mostra diffusa creata dal consorzio Italics

Sarà in Piemonte nel Monferrato la quarta edizione di «Panorama», la grande mostra diffusa che il consorzio Italics (70 gallerie di arte antica, moderna e contemporanea) presenta ogni anno in un territorio diverso e meno noto della nostra bellissima Italia, da un anno con il patrocinio del MiC. In programma dal 4 all’8 settembre, sarà curata da Carlo Falciani, esperto di arte rinascimentale e moderna, docente di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Già curatore di importanti progetti espositivi, tra cui quello dedicato a Pontormo e Rosso Fiorentino a Palazzo Strozzi nel 2014, non è nuovo all’arte contemporanea. Il lancio della quarta edizione di «Panorama» è stato fatto questa mattina, domenica 5 novembre, ad Artissima.
Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte, e Bruno Bertero, direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, si sono detti molto felici di accogliere una così importante iniziativa di contaminazione culturale in un territorio di grande bellezza e tradizione, già patrimonio Unesco, ma che ha bisogno di nuovi impulsi per arginare lo spopolamento e far tornare i giovani a vivere in queste terre.
«Sono territori molto belli, abitati da persone che vivono come si viveva 200 anni fa. Territori raccontati da Pavese e da Fenoglio, attraversati da trattori con contadini con cappelli di paglia che lavorano campagne incontaminate, risparmiate dall’abusivismo edilizio degli anni Sessanta. Un territorio che vogliamo ripopolare grazie anche alla contaminazione con l’arte e la cultura, all’incontro tra un territorio bello e artisti bravi, grazie a un progetto che crediamo possa accendere la giusta scintilla», spiega Carosso. «Il territorio resta l’inizio e l’obiettivo del nostro lavoro», conferma Federica Schiavo, una delle numerose galleriste del consorzio presieduto e creato da Lorenzo Fiaschi.
A presentare il nuovo curatore e il tema dell’edizione è il gallerista Carlo Orsi. «Sono uno storico e il mio approccio è di pensare anche il contemporaneo in funzione della storia, spiega Falciani. Devo ancora fare i primi sopralluoghi, ma cercherò di partire comunque già dal territorio, una particolare scintilla è scoccata leggendo un testo ambientato a Casale Monferrato nel 1574, un dialogo tra due persone, uno è malato di solitudine, non vuole vedere più nessuno, vuole chiudersi in se stesso, e l’altro va a trovarlo e iniziano un dialogo, che lo porterà a guarire».
Il dialogo, che si chiama La civil conversazione, di Stefano Guazzo, fu un best seller ante litteram, pubblicato all’epoca anche in tedesco, francese, inglese. È un testo pensato nel 1574, nell’era della Controriforma, che nell’immaginario collettivo è percepita come un periodo buio, il testo, invece, «si pone l’idea di una comunità che trova la propria identità nella civile conversazione, il linguaggio che permette di risolvere i contrasti, le mutazioni di quella società, i contrasti tra età diverse, ruoli diversi, fra residenti e forestieri. Un testo nato nel Monferrato da cui nascevano moderni pensieri che si diffondevano in tutta Europa». E che oggi, grazie a Italics, potranno trovare nuova voce ed espressione, in un tempo di altrettanti mutamenti e incertezze.