«Palmira è responsabilità di tutti»

Mikhail Piotrovskij, direttore dell'Ermitage, invoca una partecipazione internazionale per il restauro dell'antica città siriana

La «Tariffa di Palmira» conservata nel Museo dell'Ermitage a San Pietroburgo
Margherita Criscuolo |

San Pietroburgo. L’Ermitage di San Pietroburgo, che conserva un importante insieme di reperti provenienti da Palmira, scende in campo per partecipare alla ricostruzione dell’antica città siriana da poco strappata alla furia dell’Isis dall’esercito di Bashar al Assad. «Restaurare Palmira è responsabilità di tutti e un lavoro a lungo termine, per il quale è importante darsi il tempo necessario», ha detto in un’intervista all’Afp il direttore del museo russo, Mikhail Piotrovskij, secondo il quale i danni causati dai jihadisti hanno interessato «fino al 70% del sito».
Solo una «società internazionale, con la partecipazione dei Paesi membri dell’Unesco e la Direzione generale di Damasco per le antichità e i musei potrà portare a un restauro di successo», ha aggiunto Piotrovskij ricordando il recente appello rivolto dal capo delle antichità siriane Maamoun Abdelkari, agli archeologi ed
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