«Magri» risultati per la task force Gurlitt
Presentato il rapporto conclusivo sulle 1.500 opere ritrovate nel 2012 in un appartamento di Monaco di Baviera: 162 sospettate di essere frutto delle razzie naziste, ma solo cinque sono state identificate con certezza come bottino

Berlino. La task force tedesca incaricata di indagare sulla provenienza di quasi 1.500 opere ritrovate nell'appartamento di Cornelius Gurlitt a Monaco e nella sua casa di Salisburgo ha concluso il suo lavoro. Dalle ricerche condotte, 162 opere si confermano frutto di saccheggio dei nazisti, anche se solo per cinque di esse si è arrivati alla certezza che fossero state rubate a famiglie ebree e se ne raccomanda la restituzione.
Nella relazione finale, pubblicata il 14 gennaio, la task force guidata da Ingeborg Berggreen-Merkel afferma che finora solo per 13 opere si è riusciti a stabilire definitivamente la provenienza. Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, l'ha definito un progresso «misero e insoddisfacente». Oltre alle cinque già identificate come frutto di spoliazione, è molto probabile che altre due opere siano state razziate, mentre sei sicuramente non erano state rubate.
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