«Magister Giotto» alla Scuola Grande della Misericordia di Venezia, una «mostra senza opere» in grado di raccontare l’arte e la vita del grande maestro toscano

Venezia. «Magister Giotto», la mostra senza opere, ma in grado di raccontare con intenti didascalici e particolari attraverso l’aiuto di insigni storici dell’arte la vita del grande artista, ha aperto i battenti ieri, giovedì 13 luglio. La rassegna prosegue fino al 5 novembre presso la Scuola Grande della Misericordia. Qui i curatori, sotto la regia del direttore artistico Luca Mazzieri, hanno messo insieme uno «spettacolo» che racconta vita e opere di Giotto da Bondone (1267 ca. – 1337) attraverso alcune collaborazioni di eccellenza come Luca Zingaretti (voce narrante), Paolo Fresu (colonna sonora), un comitato scientifico composto da esperti giotteschi. Ne fanno parte Alessandro Tomei (curatore dell’esposizione) e Serena Romano («Dobbiamo smetterla di parlare solo tra noi specialisti» ha detto in un applaudito intervento), specialista che nel 2015 a Palazzo Reale di Milano ha realizzato
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