«L’arte serve a rispondere a domande che nessuno ha mai posto»

Anna Somers Cocks |  | San Pietroburgo

Dopo la prima puntata dell’«arte a processo», la seconda tavola rotonda del ciclo «A che cosa serve l’arte?», in occasione del 25mo anniversario di «The Art Newspaper» (nostra testata sorella internazionale), organizzata da «The Art Newspaper Russia», si è tenuta il 15 dicembre nel teatro imperiale dell’Ermitage, realizzato intorno al 1780 da Giacomo Quarenghi, palcoscenico di artisti del calibro della Pavlova, di Chaliapin e di Rostropovich. Introduzione e sintesi sono state a cura del direttore dell’Ermitage, Mikhail Piotrovskij, che ha detto: «Non ci rendiamo conto dell’arte che ci circonda; è come l’aria che respiriamo». 

Il teatro da 250 posti era affollato di pubblico seduto sui gradini, oltre a giornalisti e cameraman: il ruolo di «pubblico ministero» era rivestito infatti dal più famoso intervistatore televisivo della Russia, Vladimir Posner, che ha preparato il terreno citando Dostoevskij e la sua
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