È Gatti in 800 pezzi, «ne sono più che convinta»
Il terremoto del 2009 aveva ridotto in ottocento frammenti il Sant’Andrea in terracotta alloggiato in una nicchia dell’omonima chiesa di Stiffe nell’Aquilano, a tutt’oggi danneggiata. Dopo l’analisi della fluorescenza ai raggi X e la catalogazione di ogni frammento, un lavoro minuzioso ha permesso di ricomporre la scultura con risultati sorprendenti anche se la superficie dipinta è risultata parzialmente irrecuperabile.
Restaurato, il Sant’Andrea di Stiffe è entrato al Museo Nazionale d'Abruzzo a L’Aquila. Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, che aveva avanzato l’attribuzione della terracotta a Saturnino Gatti (1463 ca-1518 ca) in una sua monografia sull’artista del 2012, ora ne è «più che convinta».
Nell’opuscolo Sant’Andrea apostolo e pescatore. Capolavori restaurati da Stiffe a Pescara scrive che la scultura è un capolavoro e apre «inedite prospettive
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