È Gatti in 800 pezzi, «ne sono più che convinta»

Stefano Miliani |  | L’Aquila

Il terremoto del 2009 aveva ridotto in ottocento frammenti il Sant’Andrea in terracotta alloggiato in una nicchia dell’omonima chiesa di Stiffe nell’Aquilano, a tutt’oggi danneggiata. Dopo l’analisi della fluorescenza ai raggi X e la catalogazione di ogni frammento, un lavoro minuzioso ha permesso di ricomporre la scultura con risultati sorprendenti anche se la superficie dipinta è risultata parzialmente irrecuperabile.


Restaurato, il Sant’Andrea di Stiffe è entrato al Museo Nazionale d'Abruzzo a L’Aquila. Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, che aveva avanzato l’attribuzione della terracotta a Saturnino Gatti (1463 ca-1518 ca) in una sua monografia sull’artista del 2012, ora ne è «più che convinta».


Nell’opuscolo Sant’Andrea apostolo e pescatore. Capolavori restaurati da Stiffe a Pescara scrive che la scultura è un capolavoro e apre «inedite prospettive
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