È finito l’esilio di dei ed eroi
Un’estesa rappresentazione della Collezione Torlonia mai vista finora nella sua totalità: dopo quarant’anni di abusi e «prigionia» diventerà un museo
Non è mai persona colta, la quale non conosca, o di vista o di fama, il museo Torlonia, presso la porta Settimiana. Dopo circa 40 anni di larghissimi dispendi e di cure, il principe Alessandro Torlonia, seguendo le gloriose tradizioni di altri magnanimi patrizi romani dei secoli passati, è pervenuto a formare una sì vasta collezione di antiche sculture, che superando a gran pezza qualunque altra raccolta privata, può essere paragonata soltanto coi più nobili e celebrati musei pubblici, che si ammirano in Roma, o in qualche altra delle più cospicue e potenti metropoli di Europa».
Così scriveva Carlo Lodovico Visconti il primo giugno 1885 in prefazione a I monumenti del Museo Torlonia riprodotti con la fototipia da lui curato, quarta edizione del catalogo
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