È del 1143 la croce ritrovata

Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Bologna

Il sisma del 2012 ha provocato seri danni alla Basilica di Santa Maria Maggiore, che le origini databili al VI secolo rendono coeva alle grandi basiliche bizantine di Ravenna. In parte ricostruita in età romanica con l’aggiunta del campanile, nel 1464 per volontà dei Bentivoglio la chiesa fu ampliata e addirittura la facciata ruotata di 180 gradi su via Galliera.

Nel corso degli ultimi lavori di restauro è stata ritrovata una croce viaria in pietra di Aurisina (così dura da resistere e bloccare i trapani dei carotaggi esplorativi senza scalfirsi) che, grazie alla sua iscrizione, è sicuramente databile al 1143.

L’opera rientra nella tipologia delle croci su colonne collocate nella città a segnalare spazi sacri o di pubblica rilevanza, già in uso in epoca tardoantica e ancor più dopo la nascita del Comune (1116). Le croci viarie, divenute segno distintivo e identificativo per la città, segnarono
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