«Crapumenta» narcisista e arrogante
Documenta in Grecia è «sociale» solo negli slogan dei curatori, è radicale solo nell’incomunicabilità
La decisione del direttore Adam Szymczyk di sdoppiare la 14ma edizione di Documenta nelle sedi di Atene e Kassel è della fine del 2012 e la preparazione ha coinciso con gli anni del braccio di ferro fra Eurogruppo e Governo greco. Lo statement curatoriale si è intrecciato così tanto con l’attualità geoeconomica della politica europea, che il pubblico è arrivato all’inaugurazione con un’elettrica curiosità, alimentata anche dal silenzio totale della comunicazione ufficiale durato fino alla conferenza stampa. Quest’ultima si è aperta con una radicalità all’altezza delle aspettative. I giornalisti sono stati accolti da una performance dei lavoratori di Documenta (il direttore, i curatori, gli artisti, gli operatori) interpreti di «Epicycle» del compositore greco Jani Christou, legata al concetto di «continuum», alla capacità di generarsi e rigenerarsi.
Si sono presentati come gruppo
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