È Chicago la città del momento

Arte, cultura, musica, architettura: dai musei all’Expo Chicago, la «windy city» punta a recuperare i 58 milioni di visitatori del 2019

Chicago
Maurita Cardone |  | Chicago

Dimenticate New York e mettete Los Angeles nel cassetto, la città americana del momento è Chicago. La «windy city» (città ventosa) vuole rifarsi l’immagine e attrarre sempre più visitatori e lo fa puntando su arte e cultura. Con quasi 70 musei, centinaia di gallerie d’arte, oltre 200 teatri, una prolifica architettura contemporanea, una scena musicale che vanta di aver dato i natali alla house music e un’offerta enogastronomica che secondo un sondaggio del 2019 di «TimeOut» la pone al primo posto nel mondo, Chicago promette di non lasciare nessuno a bocca asciutta.

Confermano i lettori della rivista Condé Nast «Traveler» che, nel Readers’ Choice Awards, l’hanno votata destinazione preferita tra le grandi città nel 2021 e nei quattro anni precedenti, facendone l’unica ad aver ricevuto il titolo di Best Big City per cinque anni consecutivi. La pandemia ha interrotto una tendenza che nel 2019 aveva fatto raggiungere alla città quasi 58 milioni di visitatori, ma ora Chicago è pronta a riprendere quel percorso puntando soprattutto sulla cultura.

«Rivitalizzare la scena dell’arte e la cultura è cruciale per la ripresa post pandemia e le arti devono essere al cuore di questo sforzo, sia nel centro città che in tutti gli altri 77 quartieri», ci ha detto Erin Harkey, Commissioner of the Chicago Department of Cultural Affairs. Il percorso di ripresa parte da Expo Chicago, fiera d’arte con quarant’anni di storia alle spalle che quest’anno è tornata nel mese di aprile, con oltre 140 gallerie da 25 Paesi e una ricca programmazione che ha coinvolto tutta la città: musei, gallerie, centri culturali e hotel hanno ospitato mostre ed eventi per tutta la durata.

Con la bella stagione torneranno poi i festival musicali, come Lollapalooza e Pitchfork, che hanno ormai una lunga storia e portano in città centinaia di migliaia di persone. Ma l’amministrazione locale vuole assicurarsi che l’offerta culturale non sia circoscritta a specifici momenti del calendario, bensì che la città produca tutto l’anno cultura, per i visitatori e per i residenti.

Va in questa direzione l’offerta dei musei, come il Chicago Architecture Center che negli ultimi vent’anni ha quintuplicato il proprio pubblico, diventando una delle principali attrazioni della città (considerata tra le capitali architettoniche del Paese, grazie anche ai capolavori di Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe e molti altri...). Il museo organizza visite guidate, a piedi o in battello, alla scoperta degli edifici più significativi, dalla Gilded Age a Frank O. Gehry.

Le sfide da vincere non sono poche: Chicago è ancora una delle città americane con il più alto tasso di criminalità, ma anche in questo la cultura può diventare un’arma importante.Come ha spiegato ancora Harkey: «In collaborazione con l’ufficio del sindaco e con altre agenzie locali, stiamo creando una nuova direzione per la politica culturale della città, nella quale le arti sono parte di iniziative e strategie di governo locale, tra cui pianificazione e sviluppo delle comunità, trasporto pubblico, salute, scuole, biblioteche e parchi. La pandemia ha messo in crisi il settore delle arti ma investire oggi nell’economia della creatività pagherà per anni a venire».

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Maurita Cardone