«Big Orchestra»: un'installazione alla Schirn

Manufatti scultorei trasformabili in strumenti musicali possono essere suonati

Schirn Museum, Tarek Atoui, «Iteration on Drums #2», 2016. © PRINTEMPS DE SEPTEMBRE, foto: Franck Alix
Francesca Petretto |  | Francoforte

Oltre a essere un museo non convenzionale, la Schirn Kunsthalle in occasione della mostra «Big Orchestra» che apre il 19 giugno s’improvvisa sala concerti per l’esecuzione live di musiche suonate su manufatti scultorei trasformabili in strumenti musicali.

I visitatori vi possono compiere un’esperienza multisensoriale dove tuttavia la musica non fa da sottofondo o accompagnamento, ma è l’installazione stessa, oltre che sentita e percepita, anche vista. Il suono degli «strumenti musicali-sculture», il loro diffondersi e muoversi, segna il punto centrale di un’esposizione in costante mutazione, dove le performance diventano veri e propri workshop in cui i musicisti-artisti si uniscono in ensemble spontanei ogni volta differenti.

È una mostra collettiva che vuole presentare al grande pubblico una branca relativamente giovane e poco esplorata dell’arte contemporanea, ispirandosi al movimento
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