«Allegrezze notturne» per la riapertura dell’Estense

Francesco I d’Este nel dipinto di Diego Velázquez, simbolo della collezione.
Stefano Luppi |

La Galleria Estense, ora ufficialmente denominata Museo Galleria Estense nell’ambito della nuova autonomia assegnatale dal Mibact (è uno dei 20 musei statali di cui si attende entro giugno la nomina del direttore con bando internazionale) che l’ha inoltre unificata con il Palazzo Ducale di Sassuolo (cfr. articolo in basso) riaprirà il 29 maggio a tre anni esatti dalla chiusura successiva al terremoto del 2012. In questo arco di tempo la galleria di origine ducale, posta nel settecentesco Palazzo dei Musei, ha cambiato volto, a partire dalla scelta di nuovi colori alle pareti. Ora una scala di grigi e altre tonalità sobrie caratterizzano le 22 sale del percorso: si è così inteso aggiornare, dal punto di vista visivo, la colorazione bianca scelta negli anni Settanta da Leone Pancaldi e Amalia Mezzetti che si occuparono dell’ultimo allestimento completo, poi modificato solo parzialmente nei decenni successivi
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© Riproduzione riservata Il nuovo allestimento del Museo Galleria Estense si sviluppa in 22 sale. Fotografie di Elisabetta Baracchi, Modena, 2015 Francesco I d’Este nel busto marmoreo opera di Gian Lorenzo Bernini
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