NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 22 MAGGIO 2024

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MERCOLEDÌ 22 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Luc Tuymans al Louvre. © Musée du Louvre Florent Michel; l’architetta Aziza Chaouni, assegnataria del Watch Award 2024 del World Monuments Fund; Juan Ignacio Vidarte (© FMGB, Guggenheim Bilbao Museoa, Bilbao 2024; foto Erika Ede); particolare di un’opera del Sassetta nella mostra di Massa Marittima, di cui domani 23 maggio si presenta il catalogo

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L’aristocrazia del collezionismo Usa contro i manifestanti pro Palestina alla Columbia University

Alcuni dei più potenti mecenati miliardari e dei più ricchi collezionisti del mondo dell’arte avrebbero fatto parte di un gruppo WhatsApp in cui si discuteva di come modificare la percezione degli americani sugli attacchi di Israele a Gaza e di come incoraggiare il sindaco di New York Eric Adams a usare la polizia per reprimere gli studenti della Columbia University che nel campus tenevano proteste pro Palestina. Messaggi della chat sono stati forniti al quotidiano «The Washington Post», con la condizione che venisse rispettato l’anonimato, da persone che hanno avuto accesso diretto al gruppo. Il contenuto della chat, creata nei giorni successivi agli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023 di Hamas contro Israele (che hanno ucciso circa 1.200 persone e ne hanno prese in ostaggio circa 250), era destinato a rimanere privato. La chat di gruppo sarebbe stata creata su indicazione del magnate immobiliare Barry Sternlicht, donatore del Whitney Museum of American Art e collezionista. Secondo il «Post», Sternlicht non si è mai unito direttamente al gruppo, ma vi ha contribuito tramite un suo dipendente. Secondo il quotidiano di Washington, inoltre, alcuni partecipanti alla chat di gruppo si sono offerti di finanziare investigatori privati per aiutare gli agenti del Dipartimento di Polizia di New York ad affrontare le proteste.

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Un Sisley e un Renoir restituiti a Parigi agli eredi del mercante ebreo Grégoire Schusterman

Il 16 maggio, nel corso di una cerimonia a Parigi, al Ministero della Cultura francese, alla quale ha partecipato la ministra Rachida Dati, due dipinti, «Cariatides» (1909) di Auguste Renoir e «Les Péniches» (1870) Alfred Sisley, sono stati restituiti a undici eredi del mercante d’arte ebreo Grégoire Schusterman (1889-1976). Lo scorso novembre la Commissione per la restituzione dei beni e il risarcimento delle vittime delle spoliazioni antisemite aveva stabilito che la vendita delle opere nel 1941 era stata forzata dai nazisti. Il dipinto di Renoir, una coppia di figure nude, era conservata al Musée Renoir di Cagnes-sur-Mer dal 1995, e la nebbiosa veduta urbana sul fiume dipinta da Sisley al Musée de Dieppe in Normandia dal 1954. Schusterman, ebreo russo nato in Ucraina, aprì la sua galleria in avenue Kléber a Parigi nel 1933. Come ha ricordato la ministra Dati nel suo discorso, quando nel 1940 iniziò l’occupazione nazista della Francia, l’Alto comando delle forze armate tedesche stabilì la sua base all’Hotel Majestic, proprio di fronte alla sede della galleria. A giugno gli occupanti saccheggiarono le attività commerciali degli ebrei con il sostegno del Governo di Vichy e Schusterman rescisse il contratto di locazione nell’agosto del 1940. «Siamo molto commossi. La storia sta venendo a galla», ha dichiarato uno dei sei eredi che hanno partecipato alla cerimonia. Altri cinque vivono negli Stati Uniti. 

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Un’opera effimera di Luc Tuymans per il Louvre

Un’opera inedita ed effimera di Luc Tuymans, dal titolo «L’Orphelin» (L’orfano) è presentata da oggi al Louvre nella Rotonda detta di Valentin de Boulogne dell’ala Richelieu, poco lontano dalle sale dedicate alla pittura fiamminga. L’artista belga (Mortsel, 1958), che vive e lavora a Anversa, ha realizzato un affresco monumentale site specific, destinato a scomparire (sarà visibile fino al maggio 2025), composto da quattro pannelli. In quest’opera, come sua abitudine,  Tuymans ha assemblato immagini conservate nei suoi archivi, trovate sul web o fotografate con il cellulare e poi rilavorate. Tre di queste rappresentano la tavolozza di un pittore mentre viene pulita; la quarta riproduce  «The Orphan», un’opera di piccolo formato dello stesso Tuymans, realizzata nel 1990 ma andata perduta, che rappresentava una bambolina vista di spalle e che dà ora il titolo al ciclo del Louvre. È il più spettacolare intervento di un artista contemporaneo nel museo parigino dall’opera «The Ceiling» di Cy Twombly, realizzata nel 2010 (e che era stata al centro di un contenzioso con la Fondazione Twombly). Tra un anno l’affresco di Tuymans verrà ricoperto. L'artista ha spiegato di aver utilizzato una pittura speciale che si usa nei teatri e che tende a cancellarsi col tempo: «Ho realizzato murales anche più grandi di questo, per la Galleria Nazionale d’Arte Zachęta di Varsavia o ancora per la Haus der Kunst di Monaco di Baviera. E in entrambi i casi, ha detto Tuymans alla stampa francese, gli affreschi erano temporanei e da allora sono stati ricoperti. Resta tuttavia qualche affresco permanente, tra cui quello alto 16 metri, che ho dipinto direttamente nel gesso, nel 2017, per il Museo di Belle Arti di Gand, e altre due opere, una per il teatro di Dresda, l’altra per l’Opera di Bruges».

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Il Watch Award 2024 del World Monuments Fund all’architetta marocchina Aziza Chaouni

Il World Monuments Fund (Wmf) ha assegnato il Watch Award 2024 all’architetta marocchina Aziza Chaouni per il suo lavoro innovativo nella conservazione del patrimonio attraverso l’impiego di tecnologie sostenibili in climi aridi. L’autorevolezza e l’inventività di Chaouni hanno portato benefici a diverse comunità e siti in tutto il mondo, tra cui la recente collaborazione con Lafarge-Holcim Marocco (filiale nordafricana di una multinazionale operante nel settore dei materiali da costruzione) per l’impegno nella ricostruzione post terremoto a Haouz, nel Nord del Paese. Le collaborazioni di Chaouni con il Wmf al Future of Ontario Place in Canada, all’Old Fourah Bay College in Sierra Leone e alla Maison du Peuple in Burkina Faso sono altrettanti esempi della sua capacità di integrare la conservazione culturale con il design sostenibile. La cerimonia si svolgerà nell’ambito dell’annuale Summer Soirée del Wmf, organizzata insieme al Wmf Junior Board. Quest’anno l’evento si terrà il  5 giugno al 75 Varick’s, iconico rooftop newyorkese.

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Juan Ignacio Vidarte lascia la direzione del Guggenheim BIlbao

Dopo 32 anni, Juan Ignacio Vidarte ha annunciato di voler lasciare la direzione del Museo Guggenheim Bilbao, una decisione già presa all’inizio del 2020, poi rimandata a causa della pandemia. Ora inizia un processo di selezione internazionale che dovrebbe concludersi entro il prossimo autunno. A conclusione di questo processo, Vidarte manterrà un rapporto con il museo in qualità di direttore emerito con funzioni consultive e non esecutive, e continuerà a partecipare alle riunioni del Consiglio di amministrazione, e alla Fondazione Guggenheim in iniziative internazionali di carattere strategico legato alla costellazione dei musei Guggenheim nel mondo.

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Apre a Capaci il Museo Stazione 23 Maggio

Oggi 22 maggio apre nell’ex stazione ferroviaria di Capaci (Pa) il museo della «memoria viva», MuSt23, Museo Stazione 23 Maggio, dedicato alla strage del 23 maggio 1992 in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Non è un museo sulla mafia ma il luogo dove si racconta la storia. Nello scalo merci sono stati allestiti cinque container dai colori accesi, tre sono sale immersive con visori e realtà virtuale con immagini di repertorio degli archivi Rai. A Capaci non è mai esistita una libreria, un punto di incontro: così molti editori, primo Feltrinelli, diventano partner del Museo e «abiteranno» un container rosso.

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220mila visitatori per Palazzo Strozzi nel 2023. L’indotto generato è di 71 milioni di euro

La Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha pubblicato il suo Rapporto Annuale 2023, volume che raccoglie e analizza i risultati dell’anno, esaminando le caratteristiche dei pubblici, la ricaduta delle attività di comunicazione, l’andamento finanziario e l’impatto economico sul territorio. Il 2023 è stato un anno di grande successo che ha visto la partecipazione di oltre 220mila visitatori alle tre grandi mostre tenutesi, essendo stata aggiunta un’esposizione estiva alle tradizionali rassegne di primavera e autunno: «Reaching from the Stars», collettiva dedicata alle «stelle» dell’arte di oggi, «Yan Pei-Ming. Pittore di storie», retrospettiva dedicata alle grandi tele di storia e storie dell’artista franco-cinese e «Anish Kapoor. Untrue Unreal». Grazie agli oltre 110mila visitatori «esclusivi», ovvero persone recatesi a Firenze per visitare in primo luogo le mostre di Palazzo Strozzi, l’impatto economico sulla città si attesta per il 2023 a circa 71 milioni di euro, confermando così il ruolo della Fondazione come volano per l’economia del territorio e come catalizzatore per il turismo culturale sostenibile. 

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Il primo murale di Obey (al secolo Shepard Fairey) in Italia è a Milano

Lo street artist internazionale Shepard Fairey, in arte Obey, ha dipinto il suo primo murale in Italia a Milano, nel quartiere Gallaratese. Il murale si intitola «Tear Flame Peace» ed è un inno alla pace universale. Obey, autore di «Hope», il celebre ritratto di Barack Obama che divenne l’icona-simbolo della campagna presidenziale Usa del 2008, ha realizzato il murale milanese nella cornice del progetto di Arte Urbana Manifestival, promosso all’interno del quartiere Gallaratese dalla Fondazione Arrigo e Pia Pini, con il supporto di Orticanoodles e Wit Design, e lascia una traccia permanente nel capoluogo lombardo nel periodo di apertura della mostra «Obey. The Art of Shepard Fairey», in corso alla Fabbrica del Vapore fino al 27 ottobre, a curata della galleria Wunderkammern in collaborazione con il Gruppo Deodato.

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Tutti i numeri dell’attività del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Bari per il 2023

Nel 2023 il Nucleo Carabinieri Tpc (Tutela Patrimonio Culturale) di Bari, nell’ambito delle diverse attività concluse nelle regioni di Puglia e Basilicata, ha recuperato e restituito al patrimonio culturale italiano un totale di 8.076 beni culturali a rischio di definitiva dispersione sul territorio internazionale. L’attività operativa evidenzia, nel 2023, una graduale diminuzione dei reati che aggrediscono il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva. Nel corso dell’anno, sono state infatti eseguite 25 misure cautelari e deferite all’autorità giudiziaria un totale di 100 persone per i reati di ricettazione, esportazione illecita di beni culturali, violazioni in materia di ricerche archeologiche, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio e altre tipologie di reato previste dal Codice penale e dei Beni culturali e del Paesaggio. Sono state eseguite 60 perquisizioni domiciliari e locali che hanno consentito il recupero di 18 beni culturali di tipo antiquariale, archivistico e librario, 6.495 reperti archeologici, 941 reperti paleontologici e 506 opere d’arte false, per un valore economico stimato in circa 4 milioni di euro. 

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La presentazione del catalogo della mostra sul Sassetta a Massa Marittima

A Massa Marittima (Gr) il 23 maggio, alle ore 17.30, nella Biblioteca Comunale Gaetano Badii, verrà presentato il catalogo della mostra «Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo sull’arte senese del primo Quattrocento», aperta al pubblico fino al 14 luglio nel Museo di San Pietro all’Orto di Massa Marittima (Gr). Il catalogo è edito da Centro Di, Firenze. Interverranno all’evento il curatore della mostra Alessandro Bagnoli e il direttore della Pinacoteca Nazionale di Siena, Axel Hémery. Seguirà una visita alla mostra con ingresso gratuito. Per informazioni, prestito.biblio@comune.massamarittima.gr.it (0566-906290), oppure accoglienzamuseimassa@gmail.com (0566-906525).

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A Torino anche mostre temporanee nel Cam («Cultures and Mission») dell’Istituto dei Missionari della Consolata

Valorizzare le ampie collezioni dell’Istituto dei Missionari della Consolata, costituito da esperienze e reperti antropologici-etnografici raccolti in 29 Paesi del mondo da più di un secolo, e ricercare un nuovo modo di fare missione in Europa. Questi gli obiettivi che hanno animato nella Casa Madre dei Missionari a Torino la nascita, un anno fa, dello spazio «Cultures and Mission» (Cam) appena ampliato di una nuova sezione che ospiterà mostre temporanee e dove nei giorni scorsi si è inaugurata «Mater Amazonia», versione ridotta di quella grande esposizione allestita nei Musei Vaticani nel 2019-20. Il team responsabile del Cam è costituito dal sardo padre Fabio Malesa, dal cuneese padre Piero De Maria e dal keniano padre John Nkinga. 

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NOTIZIE DAL MIC | Gestione autonoma per la Certosa di San Lorenzo a Padula

«La Certosa di San Lorenzo avrà una gestione autonoma con un direttore dedicato soltanto a questo sito». Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in visita al complesso certosino di Padula, in provincia di Salerno. Il ministro nel corso della sua visita ha annunciato anche che con l’autonomia gestionale aumenterà sicuramente l’organico del personale presente in Certosa. Prima di congedarsi Sangiuliano ha annunciato che «i diversi lavori in corso di restauro di alcune parti del chiostro saranno terminati nel più breve tempo possibile, ovvero nel prossimo autunno» e che «bisogna assolutamente rimuovere la scala d’emergenza in acciaio che deturpa l’intero complesso certosino».

Redazione, 22 maggio 2024 | © Riproduzione riservata