NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 21 DICEMBRE 2022

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MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2022

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Un’immagine dello spettacolo «The Collaboration», in scena in questi giorni a Broadway. Nei panni di Andy Warhol l’attore britannico naturalizzato statunitense Paul Bettany, in quelli di Jean-Michel Basquiat Jeremy Pope. Copyright: Jeremy Daniel IG @JeremyDanielPhoto

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Sanzionati dall’Ue la ministra russa della Cultura Lyubimova e il magnate e collezionista Vladimir Potanin.

La ministra russa della Cultura, Olga Lyubimova, è stata inclusa nell’ultimo elenco dell’Unione Europea di funzionari e individui russi sanzionati a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il nono pacchetto di sanzioni dell’Ue è stato reso noto la scorsa settimana, così come l’ultima lista di russi sanzionati dagli Stati Uniti, che include Vladimir Potanin, un magnate del nichel noto per il suo sostegno alle arti. Durante la guerra le collezioni dei musei ucraini sarebbero state saccheggiate dalla Russia nei territori annessi illegalmente. Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea pubblicata il 16 dicembre si legge che sotto la responsabilità di Lyubimova il Ministero della Cultura «ha ampliato sia le risorse finanziarie sia il sostegno al programma per le cosiddette “Repubblica popolare di Donetsk” e “Repubblica popolare di Luhansk”.  Diversi progetti intrapresi sotto la sua guida mirano a integrare tali regioni ucraine illegalmente annesse nella scena culturale russa. È inoltre indirettamente coinvolta nella distruzione del patrimonio e dei manufatti culturali dell'Ucraina e nella mancanza di sforzi per proteggere il patrimonio culturale nei territori ora annessi. Nell'assumere e nel rivestire tale carica è responsabile di azioni o politiche, e sostiene e realizza dette azioni o politiche, che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell'Ucraina, o la stabilità o la sicurezza in Ucraina, o che ostacolano l’operato delle organizzazioni internazionali in Ucraina». [Sophia Kishkovsky]

02

Scoperto un autoritratto di Cézanne sotto una sua natura morta.

Dopo aver esaminato più da vicino la «Natura morta con pane e uova» , opera del 1865 di Paul Cézanne (1839-1906), Serena Urry, conservatore capo del Cincinnati Museum of Art, ha notato una strana concentrazione di crepe in due aree della tela,  al di sotto delle quali le è sembrato di scorgere della vernice bianca. La sua intuizione, come si è scoperto, era corretta. Ulteriori analisi ai raggi X hanno infatti rivelato un autoritratto nascosto del postimpressionista francese, dipinto quando era poco più che ventenne. [Redazione]
 

03

Federculture: su 18app il Governo ci ripensi.

In un comunicato stampa Federculture prende posizione sulla questione del Bonus Cultura. Vi si legge: «Riguardo all’abrogazione dell’App18 sembra emergere l’intenzione del Governo di limitarne l’erogazione ai diciottenni in base all’Isee e al rendimento scolastico. Entrambi i requisiti contraddicono in maniera radicale lo spirito originario del provvedimento. Questo infatti non è concepito come un sostegno alla povertà, né tantomeno come un premio. La norma è infatti intesa quale un incentivo all’educazione agli acquisti culturali, senza distinzioni di ceto o di scolarizzazione. Quest’ultimo aspetto appare anzi particolarmente incongruente in quanto esclude dal beneficio coloro che ne avrebbero più bisogno. Torniamo a ribadire che il Bonus Cultura costituisce solo la prima delle azioni che noi riteniamo necessarie per agire sul lato della domanda oltreché su quello dell’offerta. Federculture chiede dunque che il Governo accolga la richiesta che viene da tutte le organizzazioni e dagli operatori della cultura di lasciare inalterata la norma, salvo aprire successivamente un tavolo di confronto per valutare eventuali modifiche o forme evolutive del provvedimento». [Redazione]

04

È l’antica città santa di Zippalanda quella scoperta in Turchia?

Nella Turchia Centro-Settentrionale, nel sito archeologico di Uşaklı Höyük, una squadra internazionale di archeologi guidata dall’Università di Pisa ha riportato alla luce una misteriosa costruzione di epoca ittita a forma di cerchio. Il ritrovamento, assieme ad altri fatti nel corso delle precedenti campagne di scavi, potrebbe contribuire a confermare che il sito corrisponde all’antica città santa di Zippalanda. «L’interpretazione di questa struttura circolare, spiega il professor Anacleto D’Agostino dell’Università di Pisa, che dirige gli scavi, è molto difficile al momento e sarà necessario un’estensione dei lavori che permetta di farsi un’idea di cosa ci sia attorno ad essa».  Nel cuore dell’altopiano anatolico, la città di Zippalanda era «centro di culto di un potente Dio della Tempesta, sede di un santuario e di una residenza reale e menzionata in diverse feste cui prendeva parte il re», chiarisce D’Agostino. [Redazione]

05

James Bradburne librettista per Brera.

Il 26, 27 e 28 dicembre a Milano, nei Cinema del circuito Anteo, e dal 30 dicembre ovunque nel mondo, attraverso la piattaforma BreraPlus: per celebrare il Natale con adulti e bambini, la Pinacoteca di Brera, con Brera/Musica, presenta «Peregrin and the Giant Fish», un incantevole film sperimentale di circa 50 minuti, tratto dal racconto, tristemente attuale, «Die Fischreise-Il viaggio sul pesce», scritto e disegnato nel 1923 da Tom Seidmann-Freud, la nipote (con nome maschile, per non avere inciampi nel lavoro) di Sigmund Freud. Protagonista è un bambino che, immerso in una realtà crudele, in rovina, si ritrova in sogno in un mondo più giusto, nell’isola in cui è condotto da un grande pesce. Salvo poi risvegliarsi nella realtà di quel duro dopoguerra. James Bradburne, direttore generale della Pinacoteca e della Biblioteca Braidense, per l’occasione è diventato librettista e ha trasformato quel testo in un’opera lirica, musicata da Andrea Melis, recitata dalle marionette realizzate nel gusto degli anni ’20 dalla celebre Compagnia Carlo Colla & Figli-Associazione Grupporiani (con cui l’opera è prodotta) e filmata dal regista Francesco Fei. A dare la voce a Peregrin, il soprano Sophie Gallagher. [Ada Masoero]

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Archeologia del XVIII secolo nel Kurdistan iracheno.

Una missione archeologica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nel sito di Tell Zeyd, nella regione del Kurdistan iracheno, ha scoperto un laboratorio per la produzione di pipe in terracotta risalente al XVIII secolo. Le indagini archeologiche dell’ateneo veneziano sul sito si sono svolte tra settembre e ottobre 2022 sotto la direzione di Cristina Tonghini, specialista dell’archeologia del cosiddetto periodo islamico (VII-XIX secolo). Il progetto nasce grazie ad un accordo con la Direzione Generale delle Antichità e del Patrimonio del Kurdistan ed è un programma di ricerca dell’Università Ca’ Foscari Venezia, finanziato dalla stessa università. [Redazione]

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Le trasferte all’estero del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona sta istruendo in Egitto docenti per l’uso delle targhe, preparate dagli esperti di Omero, in braille in arabo, italiano e inglese accessibili ai non vedenti e ipovedenti che visitano i Musei Nazionali del Cairo e di Alessandria. Su invito della Direzione Generale dei Musei Egizi è stato stabilito il primo percorso tattile con una selezione di opere scultoree adatte ad esser raccontate con le targhe in braille, oltre ad audioguide fruibili con l’uso delle audio-pen. Ad ottobre gli educatori erano in Libano per l’altra fase del progetto «Doors. Please Touch», avviato nel 2018 e volto a promuovere l’accessibilità nei principali musei del Paese, iniziando dalla Biblioteca Nazionale di Beirut. La realtà del Museo Omero ha colpito la regista giapponese Koko Okano, che ha realizzato il film documentario «Le mani toccano il mondo». È importante anche il progetto «Invisibile» del museo che coinvolge le facoltà di Architettura in Italia, Polonia, Turchia e Grecia per rendere accessibile l’arte e l’architettura alle persone con disabilità visiva. [Tina Lepri]

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Scoperti in Danimarca i resti di una vittima di un sacrificio rituale.

Esaminando un terreno destinato a un complesso residenziale a nord-ovest di Copenaghen, la capitale danese, gli archeologi hanno scoperto i resti di uno scheletro insieme a un’ascia di selce e a ossa di animali che si ritiene risalgano a più di 5mila anni fa. Prima è stato rinvenuto un osso di femore, poi un bacino, quindi una parte della mascella inferiore. Sebbene il sesso e l’età dello scheletro rimangano sconosciuti, la sua scoperta in una torbiera insieme a oggetti cerimoniali ha portato gli archeologi a ipotizzare che l’individuo sia stato vittima di un sacrificio umano. Il ritrovamento si ricollega a una macabra tradizione rituale, che risale a migliaia di anni fa e che si estende dall’Irlanda alla Germania, di depositare corpi, spesso di giovani adulti, nelle torbiere. Nel loro insieme sono chiamati «corpi di palude» e spesso sono estremamente ben conservati perché le paludi profonde sono ambienti acidi e a bassa ossigenazione. [artnet.com]

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Chi vince il titolo di maggior pittore mondiale odierno?

È il quesito alla base di un nuovo spettacolo teatrale di Broadway che esamina due dei più grandi artisti del XX secolo che si sono contesi il primato pur lavorando insieme. Ha aperto ieri 20 dicembre al Samuel J. Friedman Theatre, si intitola «The Collaboration» ed esplora il modo in cui Andy Warhol, all’epoca un vecchio artista al tramonto nell’ultima parte della sua carriera, e Jean-Michel Basquiat, l’ultimo astro nascente del mondo dell’arte, le cui tele semiastratte hanno dato nuova vita alla pittura e sono vendute a prezzi stellari, progettarono una mostra comune. [Redazione]

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Il 2022 di Dorotheum.

La casa d’aste viennese Dorotheum ha pubblicato i suoi risultati per l’anno trascorso. Oltre 200 milioni di euro di fatturato, oltre 40 dipartimenti, una sempre maggior partecipazione con il «live bidding», ossia le offerte dal vivo seguendo l’asta sullo schermo, la continua espansione della presenza digitale sono stati i principali punti di forza della compagnia viennese. Dorotheum, infine, nel 2022 ha ampliato la sua presenza in Germania, aggiungendo alle filiali di Düsseldorf e Monaco di Baviera anche un ufficio di rappresentanza ad Amburgo. [Redazione]

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La quarta puntata di The Square su Sky Arte.

La quarta puntata della terza stagione di «The Square», la trasmissione in onda su Sky Arte, realizzata da Tiwi e condotta da Nicolas Ballario, in onda giovedì 22 dicembre, si apre con il racconto di due mostre allestite a XNL Piacenza: «Come un limone lunare» e «Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay». Ospite della puntata sarà l’artista e direttore artistico della Quadriennale di Roma, Gian Maria Tosatti. La rubrica in grafica animata dal titolo «Di cosa parliamo quando parliamo?» è dedicata al metaverso. Il curatore Tommaso Pasquali racconta la mostra di Patrick Procktor a Palazzo Bentivoglio a Bologna. Il musicista Paolo Angeli suona la sua chitarra sarda a 18 corde. Concludono il programma cenni ai principali appuntamenti dal mondo dell’arte e della cultura. [Redazione]

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130 tirocini formativi e di orientamento al MiC.

È online l’Avviso di selezione per l’attivazione di tirocini formativi e di orientamento per 130 giovani fino a ventinove anni di età, che saranno impiegati per la realizzazione di specifici progetti inerenti al sostegno delle attività di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale presso gli uffici centrali e periferici del MiC e gli istituti e luoghi della cultura. La domanda di partecipazione deve essere compilata ed inviata solo in via telematica entro le 12 del 20 gennaio 2023 al link predisposto. [Agenziacult]

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Mostre che aprono A Milano arriva la stele di Kaminia.

Alla Fondazione Rovati di Milano si inaugura il 22 dicembre la mostra «La stele di Kaminia, gli Etruschi e l’isola di Lemno», che esporrà l’importante reperto nella sezione dedicata alla scrittura al piano ipogeo del Museo d’arte. La stele di Kaminia è una delle iscrizioni più enigmatiche e dibattute di tutta l’antichità classica: reca un’iscrizione che secondo le più recenti teorie è in etrusco arcaico con alcuni adattamenti locali. Fu ritrovata a Lemno ed è custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Atene. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 16 luglio 2023. [Redazione]

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Addii Maya Ruiz-Picasso.

È morta il 20 dicembre all’età di 87 anni Maya Ruiz-Picasso, figlia di Pablo Picasso, modella del pittore in diverse occasioni e custode dell’eredità paterna. Era nata il 5 settembre 1935 a Boulogne-Billancourt, presso Parigi, dalla relazione dell’artista con la modella francese Marie-Thérèse Walter. Di professione fotografa, dedicò la maggior parte della sua vita allo studio e alla conservazione del lascito paterno. Era la seconda di quattro figli: il maggiore era Paulo, suo fratellastro (nato dal matrimonio dell’artista con la ballerina Olga Khokhlova) e padre di Bernard Ruiz-Picasso e Marina Picasso. Aveva anche due fratellastri più giovani, Claude e Paloma, nati dalla relazione di Picasso con la pittrice francese Françoise Gilot. Alla fine di settembre 2021, aveva ceduto otto opere inedite di suo padre con l’escamotage della «dation» in conto tasse al museo parigino dedicato al padre. Il decesso è ricordato con ingressi gratuiti e visite guidate alla mostra parigina «Maya Ruiz-Picasso, fille de Pablo», al Musée Picasso. [Redazione]

Redazione, 21 dicembre 2022 | © Riproduzione riservata