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Palazzo Medici Riccardi dedica una mostra allo scrigno rinascimentale di quell’edificio mediceo, affrescato alla fine degli anni Cinquanta del Quattrocento dall'allievo di Beato Angelico
- Laura Lombardi
- 15 dicembre 2021
- 00’minuti di lettura


La Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli © Simone Lampredi
Firenze e la Cappella di Benozzo
Palazzo Medici Riccardi dedica una mostra allo scrigno rinascimentale di quell’edificio mediceo, affrescato alla fine degli anni Cinquanta del Quattrocento dall'allievo di Beato Angelico
- Laura Lombardi
- 15 dicembre 2021
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliPalazzo Medici Riccardi dedica una mostra allo scrigno rinascimentale di quell’edificio mediceo, affrescato alla fine degli anni Cinquanta del Quattrocento da Benozzo Gozzoli, allievo di Beato Angelico e suo principale collaboratore a Firenze e a Roma, prima di ricevere da Piero de’ Medici la commissione della Cappella dei Magi, dove troviamo raffigurati, oltre a importanti personalità del tempo, vari membri della dinastia medicea.
«Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi», a cura di Serena Nocentini e Valentina Zucchi, intende sottolineare, grazie al confronto con opere coeve e a creazioni multimediali, il rapporto che lega l’esecuzione di quella cappella alla città.
Tra i dipinti esposti dal 16 dicembre al 10 marzo troviamo la giovanile «Madonna del Baldacchino con angeli» (National Gallery, Londra), la predella con il «Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena» (Museo di San Marco, Firenze), ma anche una selezione di disegni dell’artista e della sua bottega, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Musée du Louvre di Parigi, che si riferiscono agli anni fiorentini di Gozzoli o sono direttamente correlati all’iconografia della Cappella.
Testimonianze documentarie, in prestito dall’Archivio di Stato di Firenze, illustrano, attraverso alcune lettere, la consuetudine dell’artista con la famiglia Medici, mentre dalla Biblioteca Medicea Laurenziana, giunge il codice che testimonia la presenza dell’antica iscrizione di accesso alla Cappella.

La Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli © Simone Lampredi