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Pietro Fragiacomo, «Alba», 1895 circa. Collezione privata, courtesy Galleria Bottegantica, Milano-Bologna

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Pietro Fragiacomo, «Alba», 1895 circa. Collezione privata, courtesy Galleria Bottegantica, Milano-Bologna

Spettacolo panoramico

Al Mart Il paesaggio dell’Ottocento

Camilla Bertoni

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Il confronto con la verità della luce è il filo conduttore della mostra «Viaggio in Italia. I paesaggi dell’Ottocento dai Macchiaioli ai Simbolisti», a cura di Alessandra Tiddia e aperta al Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto dal 21 aprile al 26 agosto.

L’Italia da sud a nord raccontata in una settantina di opere realizzate da maestri come, tra gli altri, Bartolomeo Bezzi, Ippolito Caffi («Festa notturna a San Pietro di Castello», 1841, dai Musei Civici di Belluno), Guglielmo Ciardi («Laguna veneta (Laguna, bassa marea)», 1875 ca), Giuseppe de Nittis («L’Ofantino», 1866), Giovanni Fattori, Antonio Fontanesi («Il vespero», 1859), Pietro Fragiacomo («Alba», 1895 ca), Giacinto Gigante, Vittore Grubicy de Dragon, Silvestro Lega («Chiesetta di campagna», 1874-75), Giovanni Segantini, Telemaco Signorini, Federico Zandomeneghi («Bastimento sullo scalo», 1869).

«Mi interessa soprattutto capire la presenza dell’artista nel suo tempo attraverso l’evolversi della coscienza del vero, spiega la curatrice. Se Caffi va sul pallone aerostatico per capire la visione dall’alto, De Nittis sale sul Vesuvio per vedere da vicino l’eruzione del 1872: diventa sempre più importante l’esperienza del vero fino a che questa non passerà attraverso il sentimento, evolvendo in qualcosa di diverso. Gli orizzonti si ampliano sempre più, così come le misure dei dipinti, fino ad arrivare al panorama, spettacolo di pre-cinema che diventa molto di moda. Non a caso l’ultima opera di Segantini sarà appunto un panorama».

La mostra riallaccia il filo con l’attività che fu prerogativa di Palazzo delle Albere, chiuso da otto anni, al quale è dedicato un focus all’interno delle sale del Mart, e si colloca nel filone di mostre dedicate al recente passato dell’arte italiana che hanno caratterizzato l’ultimo triennio di gestione del Mart con la direzione di Gianfranco Maraniello.

Il catalogo Electa contiene i saggi di studiosi di pittura dell’Ottocento (nelle varie declinazioni regionali, dal sud della Scuola di Posillipo al nord di Segantini, passando per i Macchiaioli e i vedutisti veneziani) come Virginia Bertone, Silvestra Bietoletti, Alessandro Botta, Nicoletta Colombo, Maria Flora Giubilei, Luisa Martorelli, Annalisa Scarpa e Alessandra Tiddia.

Pietro Fragiacomo, «Alba», 1895 circa. Collezione privata, courtesy Galleria Bottegantica, Milano-Bologna

Camilla Bertoni, 03 aprile 2018 | © Riproduzione riservata

Spettacolo panoramico | Camilla Bertoni

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