Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

«Natura morta con libro» (1958) di Ettore Fico

Image

«Natura morta con libro» (1958) di Ettore Fico

Ettore Fico, il pittore dei 10mila dipinti, in mostra a Venezia e a Parigi

Nella Fondazione Bevilacqua La Masa le opere dell’artista piemontese sono affiancate a lavori di artisti contemporanei. Intanto nella parigina Galleria Nobile prima retrospettiva in una sede estera

«Ha attraversato quasi un secolo di vita e ha prodotto più di 10mila opere pittoriche. Eppure è ancora uno sconosciuto». Parola di Andrea Busto, direttore del Mef, Museo Ettore Fico di Torino e curatore della mostra «Ettore Fico. Dialoghi contemporanei. Un artista, un museo, una collezione», aperta fino al 12 novembre nella Fondazione Bevilacqua La Masa.

La mostra anticipa le celebrazioni per i dieci anni dall’apertura del Mef, da cui provengono le opere, e apre una serie di iniziative tra le quali una retrospettiva sull’artista dal 16 ottobre a Parigi, per la prima volta in una sede estera, che inaugura la collaborazione tra il Mef e la galleria Maurizio Nobile che poi ne esporrà l’opera anche nelle sue sedi di Bologna e Milano.

«Ettore Fico ha lavorato silenziosamente nei due studi di Torino e di Castiglione Torinese, coltivando per settant’anni interessi e relazioni intime, con pochissime mostre in Italia e nessuna all’estero, con una visione libera e scevra dall’appartenenza a movimenti e a gruppi. Ecco perché si tratta di un artista da riscoprire, spiega Busto. Dopo le mostre monografiche organizzate dal Mef, voluto dai discendenti dell’artista, nato a Piatto Biellese il 21 settembre 1917 e scomparso nel 2004, è il momento di farlo conoscere anche al di fuori dell’ambiente dove ha coltivato le sue relazioni e il suo collezionismo. Come tanti artisti che sono stati etichettati in base a un genere, Monet per le ninfee o Fontana per i tagli, Fico può essere definito come l’artista degli interni delle case e dei paesaggi, che sono poi insistentemente gli interni delle sue due case e dei suoi due studi e i paesaggi dove andava in vacanza, dal giardino di Castiglione a Gressoney, la costa francese e Positano. Sono temi intorno ai quali hanno ruotato la sua vita e la sua poetica, dentro i quali ne sono contenuti altri, come quello degli animali, della figura, della natura morta o dei laghi montani», aggiunge il curatore.

La mostra si sviluppa intorno a sei nuclei tematici di opere corrispondenti alle sei stanze della Fondazione Bevilacqua La Masa in cui è ospitata, dove alle opere di Fico sono affiancate quelle di contemporanei provenienti sempre dalla collezione del Mef e legate all’attività di promozione in ambito contemporaneo.

«Sono opere di artisti che hanno trattato gli stessi temi in maniera simile o al contrario molto diversa, precisa Busto. Accostamenti che contribuiscono a rivelare la modernità di Fico e la sua vicinanza al gusto contemporaneo. È divertente vedere le modelle nello studio disegnate da Fico vicino a quelle di Louis Fratino, oppure far instaurare un dialogo con le opere di John Armleder o di Kiki Smith, consentendo di capire come l’estetica non sia legata esclusivamente all’anno di produzione di un’opera».

«Natura morta con libro» (1958) di Ettore Fico

Camilla Bertoni, 14 ottobre 2023 | © Riproduzione riservata

Ettore Fico, il pittore dei 10mila dipinti, in mostra a Venezia e a Parigi | Camilla Bertoni

Ettore Fico, il pittore dei 10mila dipinti, in mostra a Venezia e a Parigi | Camilla Bertoni