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Silvano Manganaro
Leggi i suoi articoliProsegue alla galleria Ex Elettrofonica il progetto curato da Benedetta Carpi de Resmini «Spaces|Non Spaces» con la prima mostra personale dell’artista lituano Kipras Dubauskas (1989)
Sino al 30 giugno è infatti possibile vedere in vicolo di Sant’Onofrio «Take as Much as You Can Carry», mostra composta da diversi elementi che indagano il tema della città, del rapporto centro-periferia e le questioni sociali riguardanti le aree suburbane. In galleria, oltre a un video in 16 mm girato dall’artista tra la Polonia e la Lituania, sono esposte piccole sculture (nella foto, «As Much as You Can Carry», 2015) e diversi disegni, nonché un tubo per condutture ad acqua che lega (praticamente e simbolicamente) l’interno con l’esterno della galleria.
Da appassionato e studioso di psicogeografia Dubauskas vede la città e alcuni meccanismi che al suo interno si generano come un «total social fact»; il riferimento a Marcel Mauss è reso esplicito dall’ultimo elemento che compone la mostra presso Ex Elettrofonica: il posizionamento di un motorino con targa lituana in strada, davanti la galleria. Lo scooter, nel corso delle settimane, perderà i propri pezzi, utilizzati come merce di scambio con tanto di certificato di autenticità. La carcassa «in decomposizione» del ciclomotore diventerà quindi l’antimonumento della mostra: un modo per legare l’idea di dono, del donarsi, a quei meccanismi di ricettazione o rovistaggio che caratterizzano sempre di più molte città europee, in primis Roma.
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