Image
Image

Preziosi in vetrina

Sandro Barbagallo

Leggi i suoi articoli

Dopo circa due anni di restauri, è stato presentato il nuovo allestimento della Sala degli Indirizzi dei Musei Vaticani, così chiamata per aver ospitato sotto papa Benedetto XV (1914-’22) gli «indirizzi» di omaggio inviati a Leone XIII (1878-1903) e a San Pio X (1903-’14).  Trasformata durante il pontificato di papa Pio XI (1922-’39) in luogo espositivo per le collezioni di avori, smalti e argenti liturgici del Museo Cristiano della Biblioteca Vaticana, il suo nuovo allestimento (nella foto) si allontana decisamente da quel «taglio classificatorio» dell’esposizione novecentesca, per dare vita a una rassegna che contestualizza le opere selezionate sia per epoche, che in un crescendo cronologico vanno dall’Età Bizantina e Carolingia fino al Barocco e all’Età Moderna, sia per aree di produzione. Sotto la direzione di Guido Cornini, curatore del Reparto Arti Decorative che ha aggiornato le storiche vetrine della Sala, durante questi anni è stato effettuato (da Marco De Pillis e Stefano Tombesi del Laboratorio Restauro Pitture e Manufatti Lignei dei Musei Vaticani, diretto da Maria Ludmila Pustka) un esteso restauro degli antichi armadi a vetrina, disegnati dall’architetto Raffaele Stern per contenere la biblioteca del cardinale Francesco Saverio Zelada (segretario di Stato dal 1789 al 1796, bibliotecario di Santa Romana Chiesa e collezionista di un’importante raccolta d’arte e antichità). Le centinaia di manufatti sono stati oggetto di un delicato restauro conservativo, eseguito da Barbara Pinto ed Eva Mentelli del Laboratorio Restauro Metalli e Ceramiche dei Musei Vaticani, diretto da Flavia Callori. 

Sandro Barbagallo, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

Preziosi in vetrina | Sandro Barbagallo

Preziosi in vetrina | Sandro Barbagallo