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Redazione GDA

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Dall’Università di Bologna Laurea «ad honorem» a Isabella Seràgnoli
«Chi ha ereditato o costruito un patrimonio ha la responsabilità di utilizzarlo per il bene del territorio e della comunità». In queste parole di Isabella Seràgnoli, pronunciate in occasione del conferimento della laurea ad honorem da parte dell’Università di Bologna è racchiusa la storia, la vocazione e l’impegno della sua vita di imprenditrice, potremmo dire “olivettiana” e  di filantropa.

La laurea honoris causa in "Economia e politiche economiche” con curriculum in Health, Economics e Management – peraltro dopo il Sigillum Magnum dell'Ateneo riservato alle "personalità che hanno conseguito particolari benemerenze nel campo dell'impegno culturale e sociale" conferitole nel 2009 – giunge per la Seràgnoli appunto a coronamento di una intensa attività sia sul versante del Gruppo imprenditoriale che guida (Coesia Group, 92 unità operative in 31 Paesi nel mondo, più di 6.000 collaboratori) sia sul versante del mecenatismo d’arte (Fondazione MAST) sia sul versante della grande esperienza della filantropia (Istituto di Ematologia del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, Fondazione Hospice MT. C. Seràgnoli, Casa Ail, Centro Gruber per la cura e l'assistenza dei disturbi del comportamento alimentare) e con la Fondazione Isabella Seràgnoli nata per coordinare e consolidare le attività non-profit e sviluppare nuovi progetti, con approccio imprenditoriale e non solo filantropico considerando, come ha sottolineato in altra occasione, che «bisogna creare opportunità perché anche le realtà non profit riescano a raggiungere la sostenibilità economica».

«Isabella Seràgnoli si è distinta configurandosi come un meritevole esempio di imprenditorialità a stretto contatto con il tessuto sociale e il territorio» sottolinea il documento con cui il Dipartimento di Scienze Economiche ha deliberato in gennaio il conferimento. E il territorio ha risposto con una vastissima partecipazione all’evento - intorno al rettore Ivano Dionigi nell’Aula Absidale di Santa Lucia che ospita gli appuntamenti più importanti dell’Ateneo bolognese - della società e delle istituzioni: dal sindaco Virgilio Merola al Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, da Romano Prodi a Luca Cordero di Montezemolo, da Fabio Roversi Monaco a Marino Golinelli.

Davanti ai quali, nella sua allocuzione, Isabella Seràgnoli ha messo in luce la propria visione della responsabilità etica e sociale dell’imprenditore, per la quale parte dei proventi vengono reinvestiti in campo sociale e culturale nella considerazione e nella consapevolezza che la ricchezza non possa essere più un fatto privato ma debba contribuire al benessere del tessuto sociale. «Sensibili alla filantropia si nasce, ma filantropi si diventa. La vocazione è il miracolo da realizzare con se stessi, arrivare a capirsi e agire di cuore». E dalla filantropia vengono «soddisfazioni che non sarebbero appagate da nessuna ricchezza materiale fine a se stessa».

Perché in un mondo in cui è importante il coinvolgimento e l’impegno comune,  Isabella Seràgnoli vuole rappresentare “solo un esempio di strade che ogni persona nelle sue diverse espressioni, competenze e responsabilità può provare a percorrere per cercare di creare non solo una squadra del cuore, ma anche un cuore che faccia squadra”.
www.unibo.it
www.mast.org
www.fondazioneis.it
www.fondhs.org


© Roberta Bolelli





Il Museo esce dal Museo ed entra in stazione
Uscire dagli spazi di via Guido Reni per entrare in stazione: è questo l'invito che la startup Zoe Impresa Sociale ha esteso alla Fondazione MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, coordinando il progetto assieme al Dipartimento educazione, per la tappa romana di Inchiostro depARTure

Roma, 17-21 giugno. Inchiostro depARTure, festival gratuito di arte contemporanea ideato dalla startup no profit ZOE Impresa sociale (www.zoeweb.eu) in collaborazione con CentoStazioni SpA - Gruppo FS Italiane, giunge nella capitale dopo esser transitato per Milano, Trieste e Siena.
Durante il weekend di inizio estate, l'operatività prevista da Inchiostro depARTure ha invitato il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo - MAXXI di Roma a raccontarsi al di fuori della sede istituzionale, presso la stazione di Roma Ostiense. La proposta è stata accettata dal Dipartimento educazione che ha collaborato assieme a ZOE e Centostazioni SpA – Gruppo FS Italiane, coordinando la serie di accadimenti culturali che avverranno nella Capitale il prossimo weekend.
Presso la stazione di Roma Ostiense verrà allestita da venerdì 19 giugno pv Sleepers di Francys Alÿs, opera cardine della collezione permanente del Museo e al centro progetto, che resterà fruibile gratuitamente per tutta la durata dell'esposizione.
Il progetto, che attiene ad una policy di Audience Development museale, è una gemmazione del programma di Narrazioni attivato nel 2014 dal Dipartimento educazione e si declina con la formula da "Museo a Stazione" elaborato da Zoe per la tappa romana di Inchiostro depARTure.

Nel corso dell’esposizione anche gli artisti Elena Bellantoni e Morteza Khaleghi realizzeranno rispettivamente l’opera partecipativa Parole Passeggere mettendo a disposizione dei visitatori alcune macchine da scrivere e la scultura Le mani parlano.

Le ferrovie francesi a cerca di arte gratis
La Sncf ha lanciato lo scorso 5 maggio un pubblico invito per abbellire con opere d’arte sedici siti ferroviari ora in disuso, ma presto in ristrutturazione. Al raggiungimento delle 200 candidature,  si scopre orache il bando prevede non solo che gli artisti istallino le loro creazioni a proprie spese, ma anche che rinuncino ai diritti d’autore sulle opere stesse. [Le Monde]

Redazione GDA, 17 giugno 2015 | © Riproduzione riservata

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