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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliSabato 21 e domenica 22 settembre si svolgeranno, nei musei e nei luoghi della cultura italiani (come in quelli di tutta Europa), le Giornate Europee del Patrimonio. L’iniziativa, che coinvolge musei statali e non statali, gallerie, associazioni private e fondazioni, prevede visite guidate, iniziative speciali e aperture di spazi normalmente chiusi al pubblico.
Le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), sono eventi culturali partecipativi promossi a partire dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. A esse aderiscono i cinquanta Stati firmatari della Convenzione culturale europea, che ogni anno selezionano il tema portante del progetto: nel 2018, ad esempio, il titolo unificante fu «L’Arte di condividere».
Quest’anno il soggetto comune è «Arte e Spettacolo», che l’Italia ha scelto di declinare in «Un due tre... Arte! Cultura e intrattenimento». Numerose le iniziative previste, che toccano l’intera penisola, tra di esse: i percorsi nel Parco Archeologico di Ercolano, arricchiti di proiezioni di luci e riproposizioni in videomapping degli affreschi e delle statue ora conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli; l’apertura al pubblico di Villa Spalletti a Casalgrande (Reggio Emilia); la presentazione dei restauri nel chiostro di Sant’Uldarico (Parma); le visite guidate al settore monumentale della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, e alla mostra «I libri del granduca Cosimo I de’ Medici», nella Biblioteca Medicea ospitata.
Per tutti i musei aderenti all’iniziativa, l’apertura straordinaria serale di sabato 21 settembre avverrà con biglietto d’ingresso al costo simbolico di un euro.

Nel weekend saranno presentati i restauri del chiostro di San Uldarico a Parma
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