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Chiara Coronelli
Leggi i suoi articoli«Nella storia della fotografia, dice Quentin Bajac, capo curatore del dipartimento di Fotografia del MoMA, ci sono pochi lavori che possono competere con gli “Uomini del XX secolo” di August Sander, sia per la portata che per le conseguenze». Lo scorso giugno il museo ha annunciato con giustificato orgoglio l’acquisizione di un corpus completo dell’opera dell’artista tedesco: 619 stampe che tra 1990 e 1999 Gerd Sander, nipote di August, e Jean-Luc Differdange hanno tirato in sette edizioni a partire dai negativi originali.
È sulla metà degli anni Venti che Sander arriva a concepire il progetto di un censimento della società tedesca strutturato in sette capitoli, «I contadini», «Gli abili commercianti», «Le donne», «Classi e professioni», «Gli artisti» (nella foto, «Otto Dix con la moglie Martha»), «La città», «Gli ultimi», composti da un totale di 45 portfoli dove, nella lucidità della sua visione, riesce a far coincidere l’individuo con l’archetipo del proprio ruolo e funzione sociale. Alla realizzazione della monumentale catalogazione lavorerà per quasi tutta la vita, fino al 1964 quando scompare all’età di 87 anni.
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