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Ilaria Speri
Leggi i suoi articoli«Atlas Italiae» è l’ultimo lavoro della fotografa forlivese Silvia Camporesi, in mostra alla Galleria del Cembalo fino al 9 aprile. Una ricerca ha portato l’artista a esplorare in un anno e mezzo, le venti regioni italiane: «Atlas Italiae» si presenta come una collezione di borghi, architetture e archeologie industriali deserte, in condizioni fatiscenti.
La fotografa, la cui ricerca influenzata dagli studi di filosofia trae spunto da letteratura, mitologia e religioni, si concentra sul paesaggio di un’Italia trascurata, dove la presenza umana non lascia dietro di sé che cocci e detriti del suo passaggio (nella foto, «Veduta, Isola di Pianosa, Toscana», 2015). Più che una rappresentazione documentale della realtà, le immagini «svelano l’anima di luoghi congelati nelle nebbie dell’amnesia generale», come scrive Marinella Paderni nel volume che accompagna la serie (Peliti Associati). La mostra alterna stampe di grande formato a colori e altre, più piccole, in bianco e nero, che la fotografa ha colorato con l’intenzione di restituire, attraverso un intervento artigianale, una nuova identità ai luoghi rappresentati.
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