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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliVenezia. Profuma di caffè la città di Venezia, del resto già nel Settecento famosa per il consumo di questa bevanda e per i locali dove veniva assaporata (insieme ai pettegolezzi di contorno).
È stato infatti illustrato oggi in una conferenza stampa al Museo Correr di Venezia, presente il sindaco, Luigi Brugnaro, l’accordo triennale siglato tra Vela, la società del Comune che gestisce il marketing; la Fondazione Musei Civici di Venezia e Lavazza, l'azienda del caffè, fondata a Torino 150 anni fa.
L’accordo prevede la promozione dei grandi eventi veneziani come il Carnevale e la Festa del Redentore; l’organizzazione di mostre temporanee per le quali è messa a disposizione la Tesa (capannone) 113 all'Arsenale Nord e, infine, un contributo ai restauri. Capitolo, questo, che deve ancora essere definito.
«Siamo orgogliosi di potere sostenere lo straordinario patrimonio culturale dei musei di Venezia e degli eventi tradizionali veneziani, con un accordo triennale che ci permetterà in parallelo di comunicare i nostri valori e i nostri progetti in sinergia con la città», ha dichiarato per l’occasione Francesca Lavazza, direttore Corporate Image dell’azienda.
Quale iniziativa di esordio si apre domani, all’Arsenale Nord, la mostra di Steve McCurry, la prima a Venezia del fotografo statunitense che da tredici anni per la Lavazza riprende persone, luoghi, produttori e consumatori legati al caffè. «From these hands: a journey along the coffee» allinea, nell'allestimento di Fabio Novembre, 62 scatti a colori realizzati in 12 Paesi dall’Etiopia al Sud America; dall’India alla Birmania, che compongono un affresco dal forte impatto emotivo (dal 23 settembre all’ 8 novembre; catalogo Phaidon).
Intanto è iniziato il conto alla rovescia per il rinnovo del Consiglio d’ amministrazione della fondazione Musei Civici, scaduto da mesi. Si prevede che le nomine saranno fatte entro il mese di novembre e comunque non oltre la fine di quest’anno.

Uno scatto di Steve McCurry realizzato in India
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