Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliVenezia. Sarà la storica dell'arte francese Christine Macel a dirigere il settore Arti Visive della prossima edizione della Biennale di Venezia. L’ha nominata, a tamburo battente, il nuovo Cda dell’ente veneziano, nella sua seduta di insediamento di venerdì.
Del resto manca poco più di un anno all apertura di quella che sarà la 57. Esposizione Internazionale d'Arte, in programma ai Giardini di Castello e all’Arsenale dal 13 maggio al 26 novembre 2017 (Vernice 10, 11 e 12 maggio).
Classe 1969, dal 2000 la Macel è curatore capo del Musée National d'art moderne-Centre Pompidou di Parigi, dove copre l’incarico di responsabile del Dipartimento della «Création contemporaine et prospective». In questa veste ha curato, dal 2001 al 2012, le personali di Raymond Hains; Nan Goldin; Sophie Calle; Philippe Parreno, Gabriel Orozco e Anri Sala (2012). Quest’ultimo artista è stato da lei selezionato per il padiglione francese della Biennale di cui è stata curatrice nel 2013, mentre nel 2007 aveva presentato Eric Duyckaerts per il padiglione belga.
Dalla vasta esperienza internazionale, la Macel è anche aperta ad altri linguaggi artistici come il cinema. La sua, dichiara Paolo Baratta, presidente dell'ente veneziano, sarà una Biennale «protesa a valorizzare il grande ruolo che gli artisti hanno nell’inventare i loro universi e nel riverberare generosa vitalità nel mondo che viviamo».
Christine Macel è la quarta donna a dirigere la Biennale, dopo María de Corral e Rosa Martínez curatrici dell’edizione del 2005 e Bice Curiger di quella del 2011.

Christine Macel. Foto: J.C. Planchet
Altri articoli dell'autore
Nella Collezione Peggy Guggenheim sculture, dipinti, disegni e performance della figlia di Umbro Apollonio, dimenticata protagonista dell’Arte optical e cinetica
Il restauro si concluderà nel 2027, con un preventivo di spesa di 6,7 milioni di euro. Da dicembre una nuova illuminazione della facciata
Ca’ Rezzonico-Museo del Settecento Veneziano espone 36 miniature su avorio dell’artista italiana più celebre nell’Europa del Settecento
Dopo un lungo oblio ritorna in Laguna, all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, l’artista che dipinse una Venezia mondana e autentica