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Uno still da «Mumbai A Laundry Field» (2007) di Kimsooja. Courtesy Galleria Raffaella Cortese

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Uno still da «Mumbai A Laundry Field» (2007) di Kimsooja. Courtesy Galleria Raffaella Cortese

Tutto il fascino del fashion d’artista

Massimiliano Capella

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La moda come linguaggio energetico e sociale in continua trasformazione è il tema centrale della mostra «Fashion As Social Energy», ospitata dal 29 maggio al 30 agosto in Palazzo Morando - Museo della Moda, Costume e Immagine, nel cuore del quadrilatero della moda milanese. Nella cornice di Expo 2015 la moda discute di identità, sensibilità, etica ed estetica nella società in perenne mutamento e lo fa attraverso un percorso fatto di opere, video e installazioni a metà strada tra arte e fashion design, con l’apporto di alcuni dei maggiori artisti internazionali. Le curatrici Anna Detheridge e Gabi Scardi hanno messo in rilievo il profondo cambiamento dei codici dell’abbigliamento e del comportamento attualmente in atto, con un occhio di riguardo alla contaminazione di tradizioni orientali e occidentali, ai meccanismi nascosti e in costante trasformazione di inclusione ed esclusione, fino alla vulnerabilità del corpo e alla fragilità delle identità personali. Un aspetto altrettanto rilevante nella mostra è quello relativo alla materia, analizzata attraverso l’evoluzione della tecnologia e dell’innovazione dei materiali e dei tessuti sempre più «immateriali», artefici di una crescente consapevolezza della responsabilità delle persone non soltanto nei confronti dell’ambiente, ma anche nei confronti del lavoro. Il percorso espositivo è trattato quindi come un racconto, un insieme di storie nelle quali la dimensione singola e quella collettiva si intrecciano, attraverso opere connesse alla moda realizzate da 14 artisti nazionali e internazionali tra i quali Mella Jaarsma, Kimsooja, Maria Papadimitriu, Lucy Orta, Claudia Losi, Michelangelo Pistoletto, Marzia Migliora e Luigi Coppola, Rä Di Martino e Meschac Gaba. I temi sociali ed etici della moda sostenibile trattati in mostra sono oggetto di incontri, workshop e seminari che si svolgono sempre a Palazzo Morando, consentendo di conoscere anche il progetto «Out of Fashion», avviato un anno fa da Connecting Cultures in collaborazione, tra gli altri, con il London College of Fashion e con la Fondazione Gianfranco Ferrè: un corso di alta formazione sulla cultura della moda consapevole e innovativa che ha coinvolto relatori leader nei settori di riferimento, come gli artisti Pistoletto e Lucy Orta, il guru della moda sostenibile Kate Fletcher, imprenditori a capo di aziende quali Canepa e Quagga, tutti impegnati a trattare argomenti connessi al rapporto tra arte e moda, all’utilizzo di materiali e tessuti biologici, alle pratiche etiche nella comunicazione web e social, alle nuove strategie di business. Insomma, il futuro della moda.




The Packing Order» (2015) di Mella Jaarsma.

Uno still da «Mumbai A Laundry Field» (2007) di Kimsooja. Courtesy Galleria Raffaella Cortese

Massimiliano Capella, 27 aprile 2015 | © Riproduzione riservata

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