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Uno degli scatti di Gerd Ludwig del progetto «The Long Shadow of Chernobyl»
Rachel Corbett
Leggi i suoi articoliPraga e Chicago. Il 26 aprile cade il trentesimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Il fotografo tedesco Gerd Ludwig ha visitato il sito abbandonato e l’area circostante nove volte negli ultimi vent’anni, per documentare la vita dei sopravvissuti, la città fantasma di Pripyat, vicina alla centrale, e per avventurarsi all’interno del reattore abbandonato. Più di 100 immagini di questo progetto «The Long Shadow of Chernobyl», pubblicato in un volume nel 2015, saranno visibili alla Galerie Zahradník di Praga dal 12 maggio fino al 10 luglio.
Negli Stati Uniti, intanto, anche l'Istituto Ucraino di arte moderna di Chicago ha organizzato due mostre commemorative del trentennale di quella tragedia: una selezione di opere multimediali per «Chornobyl: Impact and Beyond» (il titolo ricorre alla grafia ucraina della città) e una serie di stampe di artisti che vivono a Chicago dal titolo «Chornobyl: Artists Respond» (entrambe fino al 29 maggio). «Sorprende il numero di artisti che reagiscono all'oscurità inerente al disastro con opere pervase di positività», osserva Robin Dluzen, responsabile commerciale dell'Istituto. Per artisti come Karolina Kowalczyk e Yhelena Hall, «a Chernobyl la natura bonifica la devastazione compiuta dall'uomo e la trasforma in un futuro di speranza».

Uno degli scatti di Gerd Ludwig del progetto «The Long Shadow of Chernobyl»