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Francesco Martinello
Leggi i suoi articoliA Venezia si fa sentire la grandeur francese
Il «Corriere» racconta come è andata la cena di gala di ieri offerta dai coniugi Pinault per festeggiare l’apertura della 57sima Biennale d’arte di Venezia, secondo grande evento mondano a firma francese dopo il party Arnault-Vuitton che martedì scorso ha celebrato il Padiglione nazionale. [Corriere della Sera]
Prime impressioni dalla Laguna
A un primo giro tra i padiglioni della Biennale saltano agli occhi l’energia dell’americano Mark Bradford, il richiamo alla tradizione aborigena dell’australiana Tracey Moffatt, e l’ironia dell’austriaco Erwin Wurm, mentre già girano voci sul Leone d’Oro al Padiglione italiano. [Il Giornale]
Ritratti e religione al centro degli interessi di Neshat
L’«Unità» intervista la fotografa e videoartista iraniana Shirin Neshat, presente a Venezia con una mostra di ritratti fotografici che fa parte del ricco programma di eventi collaterali legato alla manifestazione. [l’Unità]
Biennale, la Spagna punta su Colomer
Una pagina del «País» presenta ai lettori la Biennale di Venezia, soffermandosi in maniera particolare sul Padiglione spagnolo, con Jordi Colomer, e sull’installazione dedicata al Mediterraneo dell’artista austriaco Erwin Wurm. [El País 10-5]
È ora che il mondo conosca la Barlow
Due lunghi servizi, con ampie foto dedicate alle sue grandi sculture, raccontano la carriera, i successi e le stravaganze della Phyllida Barlow, che esordisce a 73 anni alla Biennale di Venezia presso il Padiglione inglese. [The Guardian 10-5]