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«Reggia di Caserta, Parco. Prospettiva», di Luciano Romano

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«Reggia di Caserta, Parco. Prospettiva», di Luciano Romano

Riapre l’ala nord del braccio occidentale della Reggia di Caserta

Il 29 febbraio si concludono le Celebrazioni vanvitelliane. Dal primo marzo circa 3mila metri quadrati, rifunzionalizzati, ospiteranno attività educative, una sala convegni, un nuovo bookshop e un’area per le mostre temporanee

Olga Scotto di Vettimo

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Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 29 febbraio si concluderà l’anno delle Celebrazioni vanvitelliane, durante il quale la Reggia di Caserta, diretta da Tiziana Maffei, ha promosso e organizzato un programma di iniziative finalizzate a valorizzare l’opera e la figura di Luigi Vanvitelli, in occasione del 250mo anniversario della morte. Alcune significative attività segneranno la chiusura delle celebrazioni, tra cui la riapertura degli spazi dell’ala nord del braccio occidentale della Reggia di Caserta, che verranno restituiti alla fruizione collettiva dal primo marzo.

Sede della Scuola specialisti dell’Aeronautica Militare fino al 2016, questi ambienti sono stati riportati al disegno vanvitelliano a seguito di un lungo intervento di recupero (un impegno di spesa di circa 2,6 milioni di euro dei fondi Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020) e grazie alla collaborazione del Servizio V del Segretariato generale del MiC. Rifunzionalizzati, tali ambienti, circa 3mila metri quadrati, ospiteranno al piano terra le attività educative, una sala convegni e un nuovo bookshop; mentre la Gran Galleria al secondo piano sarà destinata a esposizioni temporanee.

A inaugurarla, la mostra fotografica «Visioni» (1 marzo-15 luglio), curata da Gabriella Ibello e dedicata a Luigi Vanvitelli, alla sua visione architettonica e paesaggistica al contempo. La Reggia di Caserta, vincitrice della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, ha promosso le campagne fotografiche dei due fotografi napoletani Luciano D’Inverno e di Luciano Romano, confluite nei rispettivi lavori «Attraversamenti» e «Genius et Loci - La drammaturgia dello sguardo», che entreranno a far parte della collezione del museo. Mentre quello di Luciano D’Inverno è un racconto per immagini della Via d’Acqua del Parco Reale e, quindi, dell’Acquedotto Carolino, l’imponente opera di architettura e ingegneria idraulica lunga 38 km, progettata dall’architetto per alimentare l’articolato sistema di vasche e fontane del parco, Luciano Romano, invece, sceglie di mostrare l’opera vanvitelliana presente in Italia con uno sguardo che ne evidenzia il contributo nell’ambito della cultura architettonica moderna.
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Inoltre nelle giornate del primo e del 2 marzo, nella nuova sala conferenze della Reggia, la chiusura delle celebrazioni verrà affidata alle giornate di studio dedicate al «Cantiere dei cantieri» con sei sessioni di approfondimento («Il progetto»; «I materiali»; «Il palazzo»; «Il parco e il sistema dell’acqua»; «Luigi Vanvitelli, l’uomo e il professionista»; «L’eredità di Luigi Vanvitelli») e le relazioni di studiosi, professionisti e dello staff del Museo. Infine verranno presentati il nuovo Centro di documentazione «Luigi Vanvitelli», piattaforma digitale che raccoglie documenti e testimonianze della vita e dell’opera del Maestro e gli atti del convegno «Luigi Vanvitelli: il linguaggio e la tecnica», organizzato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Olga Scotto di Vettimo, 27 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata

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