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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliViterbo. In occasione del secondo incontro di «Restauro in luce», che si terrà il 7 luglio nella Sala Conferenze della Fondazione Carivit a Palazzo Brugiotti a Viterbo, verrà presentato il restauro del Leggio barocco proveniente dalla Certosa di San Martino di Napoli.
L’intervento, realizzato dagli studenti del secondo anno del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’Università della Tuscia, sotto la guida dei restauratori docenti Cristina Caldi e Sara Scioscia, si iscrive nell’ambito delle attività previste dalla convenzione stipulata con il Polo museale della Campania.
Il restauro, realizzato in una prima fase a Napoli e successivamente completato nei laboratori dell’Università della Tuscia, è stato indirizzato a riequilibrare il rapporto tra parti opache, lucide e dipinte sull’oro e, quindi, a rimuovere lo strato di gommalacca risalente a un precedente restauro degli anni ’80, che nel tempo aveva reso la doratura uniformemente scura. Si è restituito, pertanto, il gioco coloristico tra parti brillanti e parti più satinate propria della superficie dell’oggetto. Inoltre dalla pulitura è emerso un delicatissimo intervento monocromo su fondo oro con puttini e ghirlande. Per tipologia e qualità dell’intaglio e della doratura l’oggetto è stato messo in relazione da Gian Giotto Borrelli con una sedia cerimoniale, conservata nel museo della Certosa di San Martino e proveniente, come il leggio, dalla chiesa della Certosa, di manifattura napoletana e databile al primo quarto del Settecento, su cui è raffigurato San Martino che dona il mantello al povero, che presenta le stesse caratteristiche pittoriche del monocromo dipinto sul leggio.

Il restauro del leggio barocco della Certosa di San Martino a Napoli è stato realizzato dagli studenti del secondo anno del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’Università della Tuscia sotto la guida dei restauratori docenti Cristina Caldi e Sara Scioscia

Il restauro del leggio barocco della Certosa di San Martino a Napoli è stato realizzato dagli studenti del secondo anno del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’Università della Tuscia sotto la guida dei restauratori docenti Cristina Caldi e Sara Scioscia
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