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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliNapoli. Complessa e trasversale per temporalità e tematiche è la programmazione prevista dal Museo Madre a Napoli per i prossimi mesi e illustrata lo scorso 4 aprile al Museo del Novecento a Milano.
Il 18 aprile sarà presentato il volume Atlante dell'arte contemporanea a Napoli e in Campania 1966-2016, a cura di Vincenzo Trione (ore 18, sala Re_Pubblica Madre, piano terra), conclusione del progetto del Dipartimento di Ricerca che ha restituito un primo studio sistematico sulle vicende artistiche a Napoli e in Campania dal 1966 al 2016.
La programmazione espositiva, invece, verrà inaugurata il prossimo 14 maggio con la mostra «Stephen Prina. English for Foreigners» (fino al 16 ottobre), curata da Andrea Viliani. Nella sala Re_Pubblica Madre l’artista statunitense (Galesburg, Illinois, 1954) presenterà opere inedite, ideate per la mostra a Napoli, città in cui Prina espose nel 1986 in occasione della collettiva «Rooted Rhetoric. Una Tradizione nell'Arte Americana» a Castel dell’Ovo. La mostra si costruisce attorno alla vicenda privata del rapporto padre/figlio fino a toccare temi sociali e politici della cultura del Novecento, sviluppati attraverso opere di pittura, scultura, incisione, fotografia, video, suono e azioni performative. Nello stesso giorno inaugura «Wade Guyton. Siamo arrivati» (fino all’11 settembre), a cura di Andrea Viliani. Le opere realizzate da Guyton (Hammond, Indiana, 1972) per la mostra al terzo piano del Madre sono il risultato di un periodo di residenza a Napoli dell’artista, che riprende lo slogan «Siamo arrivati», recitato dai nuovi fast food aperti in città da McDonald's, come ironico titolo della sua mostra. Nella produzione di Guyton realizzata durante la residenza artistica emerge, accanto al consueto segno astratto, determinato dall’acquisizione di immagini attraverso dispositivi digitali o di riproduzioni da materiali a stampa processati da programmi informatici poi stampati su supporti analogici, anche l’inedita presenza di segni figurativi.
Il 26 maggio, invece, inaugura «Roberto Cuoghi. Perla Pollina 1996-2016» (dal 27 maggio al 18 settembre), a cura di Andrea Bellini e Andrea Viliani, mostra organizzata dal Centre d’Art Contemporain di Ginevra in collaborazione con il Madre e la Koelnischer Kunstverein di Colonia. La retrospettiva dell’artista, tra i tre selezionati per il Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia, comprende circa 70 opere, che ripercorrono venti anni di attività di Cuoghi (Modena, 1973), dal 1996 al 2016.
Infine, sono ancora in via di definizione le date della mostra «Pompei@Madre. Materia Archeologica», che verrà inaugurata il prossimo luglio con la cura di Massimo Osanna e Andrea Viliani. Il progetto, suddiviso in capitoli, intende stabilire relazioni fra patrimonio archeologico e sperimentazioni contemporanee, presentando reperti archeologici poco noti (riferibili soprattutto a oggetti che documentano la vita quotidiana, le arti e le scienze a Pompei) a contatto con le opere della collezione permanente del museo, sistemata al primo piano. L’esposizione, che si sviluppa attraverso la collaborazione con la Soprintendenza di Pompei, sarà integrata da altri importanti prestiti provenienti dalle collezioni del Museo di Capodimonte. Inoltre il progetto, che intende sperimentare e verificare un metodo di lavoro che tenga insieme arte contemporanea e archeologia, prevede, a partire dal 2018, la commissione di opere d’arte contemporanea che andranno a costituire un nuovo nucleo di collezione per la Soprintendenza di Pompei.

Wade Guyton, SIAMO ARRIVATI: Un tled 2017 Stampa a getto di inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino © Wade Guyton Foto © Ron Amstutz

Wade Guyton, SIAMO ARRIVATI: Untitled 2013, veduta dell’allestimento a «2013 Carnegie International», Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, PA, 2013

Roberto Cuoghi, Untitled (dettaglio), 2015 Foto © Alessandra Sofia

Roberto Cuoghi, PERLA POLLINA 1996-2016: progetto per invito 2017. Courtesy l’artista. Foto © Alessandra Sofia

Stephen Prina, ENGLISH FOR FOREIGNERS: ENGLISH FOR FOREIGNERS 2017 immagine digitale per la stampa Courtesy l’artista; Galerie Gisela Capitain, Colonia; Petzel, New York

Stephen Prina, ENGLISH FOR FOREIGNERS: «He was but a bad translation». Veduta dell’allestimento alla Kölnischer Kunstverein, Colonia, Germania, 2011 © l’artista Courtesy Galerie Gisela Capitain, Colonia & Kölnischer Kunstverein, Colonia, Germania, 2011 Foto © Simon Vogel

Pompei@Madre: pavimento con scaglie di marmo policromo dalla Casa di Marco Fabio Rufo (dimensioni: 2,5x1,8 m) Archivio Soprintendenza Speciale Pompei Courtesy Soprintendenza Speciale Pompei Foto © Umberto Cesino, rielaborazione Giuseppe Barbella
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