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Silvano Manganaro
Leggi i suoi articoliRoma. Da abile regista qual è, Fabio Sargentini ha architettato un geniale evento di apertura di stagione per la Galleria L’Attico, giunta quasi alla soglia dei sessant’anni di attività. Ha pensato, infatti, di far riemergere dal passato due oggetti misteriosi, legati a due artisti entrati ormai nella leggenda: Pino Pascali e Gino De Dominicis. Due personaggi già di per sé enigmatici (anche a causa della loro prematura morte) sui quali ancora si discute e sempre si discuterà.
Gli oggetti in questioni sono una bomba a mano di Pascali contenente un biglietto autografo dal titolo «Diario» e una cassa di metallo chiusa da un lucchetto, regalo di De Dominicis alla figlia di Sargentini per il suo primo compleanno. Il ready-made dell’artista pugliese è ricco di suggestioni e suscettibile di sempre nuove interpretazioni; la data trascritta sul biglietto (24 gennaio 1967) fissa, come fa notare Marco Tonelli in uno dei testi che accompagnano l’evento, sia la data del dono (anche quest’opera è infatti frutto di un regalo, fatto in questo caso ad Anna Paparatti) che la trasmutazione del relitto bellico in opera d’arte.
La vera arma esplosiva nelle mani di Sargentini durante la serata sarà però lo scrigno di De Dominicis. L’artista, infatti, al momento del dono, aveva fatto divieto di aprire la cassa prima che le figlia del gallerista avesse compiuto i 23 anni (l’età di De Dominicis al momento della mostra degli oggetti invisibili a L’Attico, terminata pochi mesi prima). Nonostante la dinamica da favola medievale, la cassa non fu aperta allo scadere del veto (1993). Ora di anni ne sono passati 46 e, per il gallerista romano, è giunto il momento di svelare il mistero. Che cosa conterrà la cassa? Un foglio? Un disegno? Niente? Come scrive Sargentini: «Ogni ipotesi è plausibile quando entra in gioco De Dominicis, poeta dell’invisibile».
Sarà possibile assistere all’apertura dello scrigno venerdì 21 ottobre alle ore 19:00, nel corso di una serata «ad alta tensione».

La bomba di Pino Pascali e lo scrigno di Gino De Dominicis: a loro è dedicata la serata «esplosiva» del 21 ottobre alla Galleria L'attico di Fabio Sargentini a Roma
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