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Stella Ingino
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Nella Settimana del Contemporaneo il protagonista è l’ambiente
Conclusa la quinta edizione di «Argillà Italia», la mostra mercato della ceramica artistica gemellata con Aubagne in Francia e con Argentona in Spagna, cui dal 2 al 4 settembre scorsi hanno partecipato duecentocinquanta espositori, Faenza si prepara per la XII giornata del Contemporaneo indetta da Amaci. L’8 ottobre alle 21 il MIC-Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza ospita in anteprima «Design for All», sfilata di inaugurazione dell’anno accademico di ISIA Faenza.
Dal 10 al 16 ottobre, durante la Settimana del Contemporaneo, la città si anima di incontri, mostre, conferenze e presentazioni di libri seguendo un unico tema: l’ambiente. Organizzato da MIC, Museo Carlo Zauli, Tesco, Isia di Faenza e studi di architettura della città, il festival sarà inaugurato il 10 ottobre con i documentari girati da Catalá-Roca dedicati ai due grandi murales ceramici di Miró, proiettati al MIC grazie alla collaborazione con la Fundació Miró, il fondo Catalá-Roca e la Cineteca de Catalunya.
L’11 ottobre il ciclo di proiezioni prosegue con il video documentario su Asgern Jorn realizzato dal Museo Asger Jorn di Albissola, preceduto dalla conferenza di Marco Tonelli e dalla presentazione dell’opera donata da Asdrubali al museo faentino. Il 12 ottobre, al Museo Carlo Zauli e al Museo Malmerendi, sarà inaugurata la personale «Clay Time Code» di Barbara De Ponti, mentre il giorno seguente, sempre al Museo Carlo Zauli, avrà luogo la conversazione tra l’artista Emma Hart e la critica Marinella Paderni introdotta da Matteo Zauli e intitolata «Emma in Faenza».
Il 14 ottobre il MIC ospiterà la presentazione del libro Memento (Postmedia Books, 2016) di Pietro Gaglianò, cui farà seguito da Tesco la serata con il sound artist e musicista Massimo Carozzi di ZimmerFrei (dopo l’anteprima dell’8 ottobre di Claudia Castellucci della Societas Raffaello Sanzio). Il festival volge a conclusione con l’inaugurazione al MIC della mostra di Valentina D’Accardi e Victor Agius «Individui universali» curata da Irene Biolchini (il 15 ottobre) e con l’apertura degli studi di architettura della città allestiti con una selezione di opere di giovani artisti curata da Marco Ceroni (il 15 e 16 ottobre).
Da non perdere il 22 ottobre l’inaugurazione della mostra «Made in Japan. La scultura ceramica giapponese del XX secolo nelle collezioni del MIC», curata da Claudia Casali per celebrare il 150mo anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, organizzata in collaborazione con Ottobre Giapponese, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Museo di Palazzo Poggi e Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna. Cento opere ripercorrono le tappe principali della produzione ceramica nipponica del XX secolo. Fu proprio grazie al Premio Faenza e alle numerose manifestazioni promosse dalla Japan Foundation e dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma che dalla metà degli anni Sessanta la ceramica giapponese si diffuse in Italia declinata nelle sue due anime: quella fedele alla tradizione, basata sulla ricerca del rapporto tra forma e materia, e quella più scultorea, caratterizzata dalla predominanza dell’elemento estetico.
Tra gli eventi dedicati al Giappone si segnala il 23 ottobre lo spettacolo musicale «Favola di verdure», curato dalla Scuola di Musica Sarti e Nipponica con poesie e prose del giapponese Yasuo Fujitomi, musiche originali di Hidehiko Hinohara e la partecipazione di Noriko Yakushiji, voce soprano e della Modern Sarti Ensemble. Sabato 26 novembre il finissage della mostra con una conferenza sulle stampe giapponesi curata dal Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna.